Torna il cinema ad Erice con la documentaristica
Da tre giorni si stà svolgendo ad Erice l’” Elimo Fest” il Festival Internazionale del documentario del Mediterraneo presso la straordinaria sede del complesso delle Torri del Balio a cura dell’Associazione Culturale Trinacria Visual Art .
La manifestazione, presentata e coordinata dal presidente Mariano Amoroso e dal direttore artistico Dario Indelicato, ha per oggetto, grazie ad una straordinaria rassegna di documentari per bellezza e qualità, il tema della donna.
Il primo giorno , come apertura, ha visto la proiezione di “Mani di Venere” di Dario Indelicato , una dedica alla cittadina di Erice attraverso quattro donne che incarnano l’eredità dell’antica sapienza artigiana del luogo: la ceramica, la lavorazione dei tappeti, i dolci e la ceroplastica.
Un viaggio poetico nel mito ma anche nella profondità dello spirito e della pace interiore alimentato dal silenzio mistico delle stradine del borgo medievale e dalla operosità delle mani femminili.
A seguire “Zavorra” di Vincenzo Mineo, nomination al David di Donatello 2011, girato all’interno dei due ospizi per anziani di Trapani Marino e Serraino Vulpitta che con spaccati a tratti crudi e amari , a tratti delicati e malinconici , descrive il mondo degli anziani con un richiamo brutale alla riflessione sull’ultimo tratto dell’esistenza .
Il secondo giorno della rassegna ha visto l’inaugurazione del festival con il film, presentato a Cannes, “L’Isola” e la contestuale presenza della regista Costanza Quatriglio, madrina della manifestazione, e dell’attore principale del film Marcello Mazzarella, che hanno partecipato al dibattito moderato dallo storico del cinema Sebastiano Gesù.
L’occasione è stato propizia per assistere, oltre al making of “Racconti per l’isola: appunti di lavoro per un film” ,ad una clip del lavoro che la Quatriglio presenterà al prossimo festival di Venezia tratto dal libro di Vincenzo Rabito “Terramatta”.
Ieri infine ha avuto inizio il concorso del documentario vero e proprio , con la previsione, tra gli altri, di un premio speciale del pubblico,con la proiezione di due straordinari documentari “La voce di Rosa” sulla vita della cantante Rosa Balistreri di Nello Correale e “Emma Dante Sud Costa Occidentale“di Clarissa Cappellani.
Due donne estreme che esprimono .con la loro opera e il loro vissuto le viscere più profonde della terra di Sicilia.Due donne capaci di elevare a bellezza struggente i bassifondi palermitani come le case incomplete di Licata e la rudezza dell’entroterra siciliano.
Bello , quindi il festival sin dalle prime battute; bellissima la location scelta dagli organizzatori;bello sapere che l’entusiasmo e la determinata passione di questi giovani colti è riuscita a superare la limitatezza delle risorse, a persuadere gli sponsor più vari a credere nella riuscita dell’evento e a coinvolgere il pubblico che sempre più preso partecipa alle serate.
Tutto ciò nonostante l’assoluta assenza, sia fisica che concreta, dei rappresentati degli enti locali di tutti i livelli, se non a margine dell’inaugurazione con il classico, solito e delabrè scarica barile.
DANIELA MAINENTI