Come si suole dire “il teatro è un modo di vivere” e non è esagerato dire che la nostra pittoresca Palermo è un autentico palcoscenico a cielo aperto. Sotto questo inimitabile cielo, da un’idea di Giada Baiamonte e Chiara Molinelli, nasce l’Associazione culturale Grado Zero, dedita al teatro in tutte le sue più veraci espressioni.
di Elèna Vitrano
Ed è proprio Giada Baiamonte, giovane e affermata attrice nostrana, la cui determinazione e passione per la recitazione l’hanno portata a farsi conoscere ed apprezzare anche al di fuori della Sicilia, che in una tiepida giornata di dicembre ci parla della sua “creatura”.
Come nasce l’Associazione Grado Zero?
L’associazione affonda le sue radici nel desiderio di libertà. Dopo aver lavorato per diverse strutture e per più progetti artistici, abbiamo voluto prendere una posizione, essere indipendenti e soprattutto trasmettere la nostra identità. Una delle persone che più ha creduto in me è sempre stata Chiara Molinelli, cantante straordinaria, cresciuta al Teatro Massimo di Palermo e poi diplomata all’Accademia Internazionale del Musical di Catania, con la quale ho condiviso le miei prime esperienze artistiche da professionista. Con Chiara ci siamo anche trovate diverse volte a scrivere varietà teatrali per altri, e abbiamo sempre aspirato a costruire qualcosa di nostro. Sicuramente la mia collaborazione con Rinaldo Clementi è stata decisiva. Clementi è stato il mio primo insegnante, ero sua allieva alla Da.Re.C Accademy di Gino Landi – Palermo nel 2008, poi lui stesso mi preparò per andare a studiare a Roma alla Fonderia delle Arti di Giampiero Ingrassia. Ci siamo rincontrati dopo 8 anni e da allieva sono diventata assistente/aiuto regia, anche con lui ho capito che avevamo l’urgenza di istituire qualcosa di nostro. E se è vero che l’unione fa la forza, l’Associazione Grado Zero ne è una prova.
Perché Grado Zero?
Il nome trae spunto dalla posizione neutra che dovrebbe conoscere ogni artista e dalla quale nasce tutto. Del resto da un punto bisogna pur cominciare!
Quanto è stato difficile in una città come Palermo istituire un’organizzazione simile?
Devo dire che la questione non è la città di Palermo, non più. Il problema è lo Stato Italiano che inibisce tutti coloro i quali vogliano aprire un’organizzazione. Ma l’essere negativi non ha mai portato da nessuna parte, anzi. Gli uomini hanno bisogno di pensare; alimentare l’anima e l’immaginazione è di vitale importanza. Abbiamo bisogno di arte, perché l’Italia, e Palermo più che mai, è principalmente fatta d’arte. Viene quasi spontaneo voler far parte di questo tutto. Il compito degli artisti è anche politico, ed è sleale voltare la faccia soprattutto quando intorno a noi si nota sempre più povertà d’animo. È una sfida. Ma la vita lo è.
Quali sono i vostri progetti?
Grado Zero è detta anche Piccoli passi. A poche settimane dalla sua istituzione, a piccoli passi per l’appunto, stiamo avviando dei laboratori teatrali per persone che vogliono approcciarsi a questo come lavoro pur non avendo basi (corso propedeutico), e per artisti emergenti che sentono la necessità sia di perfezionarsi, sia di andare in scena, perché si sa, è lì la vera scuola (corso di perfezionamento). Al contempo, Grado Zero si rivolge anche a persone che hanno bisogno di fare teatro non come professione, bensì come stimolo interiore e voglia di migliorarsi, una vera e propria valvola di sfogo (corso amatoriale).
Intanto cominciamo da qui, nel frattempo continueremo a collaborare con gli altri privati che chiedono le nostre prestazioni artistiche, nonché con Enti pubblici, come abbiamo già fatto in passato (fra questi, l’ERSU di Palermo).
Che valore ha per te questa associazione?
È come se fosse mia figlia, infatti investo tempo, denaro ed energie 24 ore no stop. Deve fiorire perché quello che ho sempre voluto è creare una piattaforma di artisti pronti a collaborare gli uni con gli altri. Ho sempre pensato e creduto che da soli siamo ben poco, che crescita significhi principalmente confronto.
In un’epoca dove tutti “sanno” far tutto, denominati “tuttologi”, ci siamo trovati a collaborare poco. Ognuno di noi deve dare un contributo col meglio che è disposto a donare. Vorrei che i nuovi scrittori, tecnici, registi, attori non avessero timore a mostrarci le loro idee. Ho visto gente che per paura non ascoltava, altra che sempre per paura non si faceva ascoltare, ma solo “commuovendoci” (muovendoci con) insieme possiamo andare in una nuova direzione.
La prima tappa di questa nuova direzione è senz’altro il Convento Cabaret di Palermo, ove il 10 Gennaio Giada Baiamonte e Rinaldo Clementi terranno delle audizioni rivolte a coloro che desiderano accedere ai laboratori teatrali precedentemente descritti.
L’obiettivo dell’associazione, oltre alla volontà di creare una rete collaborativa tra artisti, è quello di mettersi alla prova senza remore, migliorare la conoscenza di se stessi e delle proprie abilità espressive, partendo da zero e puntando, a piccoli passi, all’infinito.
Per info e adesioni: 3278834092
Scrivete ad associazionegradozero@gmail.com
Oppure visitate direttamente la pagina ufficiale Associazione Grado Zero.