Un insieme di tecnologie avanzatissime in grado di monitorare le coltivazioni ed effettuare interventi mirati, consentendo un grosso risparmio di tempo e di soldi rispetto ai sistemi agricoli tradizionali. Tutto questo è la nuova precision farming, ovvero l’agricoltura di precisione
di Luca Licata
Oggetti volanti non identificati, ossia droni agricoli, vertical farm, orti urbani, orti in bottiglia, robot che zappano la terra. E poi, ancora, zone rurali connesse, stalle hi-tech e applicazioni wireless per il florovivaismo.
No, non è ‘fantagricoltura’, ma tecnologia avanzata. Applicata nell’ambito della precision farming, ovvero l’agricoltura di precisione: un insieme di tecnologie avanzatissime in grado di monitorare le coltivazioni ed effettuare interventi mirati, consentendo un grosso risparmio di tempo e di soldi rispetto ai mezzi agricoli tradizionali.
Chi lo ha detto, dunque, che il contadino è un mestiere antico e che coltivare la terra sia prerogativa di chi ha solo la forza delle braccia? Giovani, sesso debole, disoccupati, nuovi amanti del lavoro all’aria aperta… , l’agricoltura sta diventando un’opportunità lavorativa proficua. L’agricoltura, rivisitata in chiave ‘tecnologia avanzata’, offre margini di crescita e di innovazione sempre più ampi.
L’evoluzione in questo settore si muove su due fronti, quello digitale e quello tecnologico. Quote sempre più consistenti di investimenti agricoli, infatti, sono rivolte, ormai, al digitale e alla tecnologia.
Evoluzione digitale in agricoltura
Gli agricoltori beneficiano ormai in toto dell’esperienza e degli investimenti in marketing e comunicazione che la tecnologia mette in campo.
Tra i trend on line che stanno influenzando e rinnovando il settore agricolo, emerge l’e-Commerce, attraverso il quale, i singoli produttori agricoli stanno scoprendo le potenzialità delle vendite online. A parte i siti internet che aiutano a farsi conoscere su ampia scala, anche la gestione aziendale è, ormai, digitalizzata, nonché la vendita dei prodotti agricoli. Già molte aziende distribuiscono on line i prodotti agricoli.
Evoluzione tecnologica in agricoltura
Sono tanti gli strumenti innovativi che stanno contribuendo a dare un forte impulso al settore agricolo.
Al primo posto tra le novità più importanti, il drone. Questo strumento, viene utilizzato per monitorare lo stato delle colture e i livelli di irrigazione, nonché per distribuire agrofarmaci. Inoltre, consente un minore spreco di acqua e un ricorso meno massiccio ai pesticidi. Anche i rilievi video-fotografici fatti con il drone sono meno costosi e più precisi rispetto a quelli satellitari. Insomma, con il drone si risparmiano tempo e denaro.
Per ottimizzare la resa dei raccolti e sfruttare al massimo gli spazi, nasce il Vertical Farm. Si tratta di edifici programmati per l’autoproduzione di cibo, che ricreano le condizioni ambientali più adatte alla crescita delle verdure e degli ortaggi. Il vertical farm prevede anche la purificazione e il riciclo dell’acqua a fini domestici, la cosiddetta coltivazione idroponica.
Un esempio estremo è dato dalle coltivazioni verticali. Si tratta di coltivazioni che si estendono per tutta l’altezza di un edificio. La coltivazione verticale viene realizzata attraverso gli incubatori vegetali che percorrono l’altezza dell’edificio, portando la vegetazione fino all’estremità più alta. In poche parole, sono delle piscine chiuse che regolano la luce solare, raccolgono l’acqua piovana e controllano la temperatura e la concentrazione di anidride carbonica.
Per ridurre lo stress delle piante, sono stati studiati sensori capaci di rilevare i fabbisogni di fertilizzanti delle diverse specie. Così l’irrigazione si può programmare anche prima, ottimizzando la resa e la qualità delle colture.
L’altra grande innovazione è rappresentata dagli orti urbani. Sono delle coltivazioni di aree pubbliche dismesse, effettuate sia da parte dei singoli cittadini sia da parte di piccoli gruppi e associazioni. Questa attività sta incidendo notevolmente allo sviluppo agricolo, in primo luogo, sotto il profilo economico, ma anche sul piano sociale, culturale, architettonico e urbanistico. Le famiglie assegnatarie di questi orti, che vengono definite attraverso bando, risparmiano sui costi della spesa, con la garanzia di prodotti freschi, di qualità e a ‘centimetro zero’. Le amministrazioni comunali possono, invece, veder ripulite aree abbandonate e degradate, con una piena valorizzazione del proprio territorio.