Nostra intervista al Presidente del Consiglio Comunale, Totò Orlando, che racconta come in questi anni si sia lavorato tanto per la città e per avvicinare i cittadini al “palazzo”
di Clara Di Palermo
A Palazzo delle Aquile la stanza del Presidente del Consiglio comunale di Palermo, Totò Orlando, ha un panorama spettacolare. Si affaccia su piazza Pretoria e sui tetti di Palermo.
Un ambiente luminoso preceduto da un grande open space dove ci sono le scrivanie di chi si occupa della segreteria del Consiglio.
Totò Orlando, classe 1968, eletto Presidente del Consiglio comunale nel 2012 con 49 voti su 50 (“prima di me solo Caponnetto aveva avuto 49 voti” racconta con orgoglio), parla con entusiasmo del suo ruolo e di quanto fatto in questi anni.
A lui la politica è sempre piaciuta, ma la prima esperienza la fece nel 1993 come assessore a Corleone, nella giunta guidata da Pippo Cipriani. Poi, il trasferimento a Palermo.
Poco propenso a parlare di sé stesso, molto di più a raccontare le tappe di questi 5 anni di presidenza, Orlando snocciola le cifre di un impegno che, tra gli obiettivi, aveva quello di riavvicinare i cittadini “al palazzo”, che significa anche riavvicinare la gente alla politica. Non per niente oggi il palazzo è fruibile da palermitani e turisti.
“Palazzo delle Aquile oggi è aperto e visitabile -dice Orlando -, quotidianamente c’è un viavai incredibile di turisti che arrivano per ammirare la fontana di piazza Pretoria e poi entrano nel palazzo di città. Ma per testimoniare questa rinnovata vicinanza, basti ricordare che dalla seconda metà del 2012 a tutto febbraio di questi anni abbiamo concesso l’Aula consiliare in uso gratuito per conferenze stampa, convegni, presentazioni di libri e iniziative, eventi culturali e quant’altro, ben 614 volte e l’aula Rostagno 297. E anche l’atrio, che abbiamo la possibilità di attrezzare con le sedie, ha ospitato 156 eventi tra mostre, concerti, convegni, riprese cinematografiche e celebrazioni di messe. Tutto, ovviamente, a titolo gratuito. Abbiamo anche aperto e fatto visitare il rifugio antiaereo che si trova sotto al palazzo di città”.
Oltre 4000 delibere con tante azioni sul sociale…..
“Sì, abbiamo lavorato concretamente e i risultati, al di là di qualsiasi polemica politica, sono visibili a tutti. Abbiamo ultimato il tram: quando siamo arrivati una delle prime delibere riguardava proprio il tram, che ha avuto un percorso difficile e ha rischiato di non essere completato ma ce l’abbiamo fatta. Sul sociale abbiamo fatto tantissimo, le cose più recenti, giusto per citarne alcune, sono la creazione dei “baby pit stop”, il primo dei quali è stato a Palazzo delle Aquile, dove le mamme possono fermarsi e allattare al seno i propri figli. Iniziativa allargata alle delegazioni municipali. Abbiamo recuperato tanti piccoli parchi gioco o campetti nelle periferie, per dare ai bambini luoghi di aggregazione. Abbiamo dato un contributo per mantenere attiva la “banca del latte materno” all’ospedale Buccheri La Ferla, contributo dato grazie a quanto raccolto col concerto di Capodanno, del quale hanno potuto beneficiare anche altre associazioni che operano sul territorio. E poi le soddisfazioni col riconoscimento Unesco del percorso Arabo-Normanno, della designazione quale capitale italiana della Cultura 2018 e capitale dei Giovani per il 2017”.
Ma ci sono stati anche dissapori con la cittadinanza relativamente ai tanti cantieri aperti.
“Sì ma i cantieri, a parte il fatto che sono per opere di cui beneficerà il territorio, non sono opera nostra. L’Amministrazione comunale ne è vittima come l’intera cittadinanza. Il passante ferroviario è un progetto RFI, è ovvio che noi siamo consapevoli che c’è stata una parte della città che ne ha avuto un danno”.
Dalla finestra aperta arriva un vociare e risate di bambini, una scolaresca in visita alla fontana di Piazza Pretoria e al Palazzo di città.
“Saliranno anche a vedere il meccanismo dell’orologio che abbiamo recuperato e restaurato, l’antico meccanismo adesso muove di nuovo le lancette – conclude Orlando-. Sono tante le scolaresche che vengono a visitare Palazzo delle Aquile e che poi restano affascinate dal meccanismo dell’orologio. E’ un vero gioiello”.
E prima di salutarci, un invito: “la domenica, riappropriamoci del parco della Favorita con l’iniziativa la domenica Favorita, per vivere in famiglia il più grande parco della città (l’iniziativa è partita ieri, domenica 26 marzo, con gradissimo successo di affluenza e di partecipazione alle iniziative, ndr)”.