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Legge di Stabilità 2016 a favore dei giovani

Bonus, detrazioni fiscali, agevolazioni. Alcuni tra le componenti più forti previste dalla legge di Stabilità 2016...

di Patrizia Romano

Bonus, detrazioni fiscali, agevolazioni. Alcuni tra le componenti più forti previste dalla legge di Stabilità 2016 a favore dei giovani

di  Patrizia Romano

In una società facilmente vulnerabile, i giovani rappresentano l’anello più debole della catena sociale. Proprio a causa della posizione precaria che rivestono, diventano, spesso, preda di una classe politica senza scrupoli che li trasforma in enorme bacino elettorale: voti in cambio di promesse, camuffate da leggi, decreti, disegni, agevolazioni, detrazioni fiscali, bonus e, chi più ne ha più ne metta. I progetti politici emanati, ogni anno, a favore dei giovani sono numerosissimi, anche se la maggior parte non va in porto. Noi, comunque, dovremmo fare, almeno, lo sforzo iniziale di prenderli per buoni o di vederci, quanto meno, le buone intenzioni. Mettendoci in questa prospettiva, potremmo dire, quindi, che, negli ultimi mesi, è arrivata per i giovani qualche buona notizia.

Bonus mobili giovani coppie         

Con la legge di Stabilità 2016, per esempio, si prospetta per le giovani coppie un’importante novità: ‘il bonus mobili giovani coppie’. Si tratta di una nuova detrazione fiscale (Irpef) introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 che consente alle giovani coppie under 35 anni di beneficiare di un agevolazione fiscale per le spese sostenute per comprare i mobili per arredare la nuova casa. La nuova detrazione è riservata alle giovani coppie sia sposate, basta che  siano  coniugate nell’anno 2016, sia alle coppie conviventi more uxorio, purché costituiscano nucleo familiare da almeno 3 anni e in cui almeno uno dei due non abbia superato i 35 anni di età. Secondo la norma, la detrazione è del 50 per cento delle spese sostenute tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2016 ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 16 mila euro.bonus-mobili-coppie-300x225

In poche parole, si potranno scaricare le spese sostenute nel corso del 2016 per l’acquisto di mobili e arredo nella misura del 50 per cento, fino a un massimo di 16 mila euro. Quindi, la detrazione massima che può spettare è di 8 mila Euro (il 50 per cento di 16 mila Euro), da ripartire in 10 anni in quote di pari importo, massimo 800 euro di detrazione all’anno, da scaricare nella dichiarazione dei redditi.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’agevolazione viene applicata anche  se l’acquisto dell’abitazione principale è stata effettuata prima del 2016.

Per poter beneficiare dell’agevolazione, si consiglia di pagare i mobili acquistati nel 2016, compilando un bonifico molto esplicativo, indicando come causale quella per ‘ristrutturazioni edilizie’.

Rientrano tra i mobili agevolabili, a titolo esemplificativo, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

In una recente circolare, l’Agenzia delle Entrate dice che non è possibile cumulare, per lo stesso immobile, le agevolazioni Bonus Mobili Ristrutturazione (già in vigore) con il Bonus Mobili Giovani Coppie, anche se riferito ad acquisti diversi. Ma in realtà, la norma non parla da nessuna parte di ‘non cumulabilità’ relativamente all’immobile, ma parla genericamente di non cumulabilità tra i due bonus mobili. In casi simili, tutte le volte che il legislatore intendesse mettere dei limiti cumulativi sull’immobile, lo ha sempre scritto chiaramente nella norma. Verosimilmente, l’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate non solo è restrittiva, ma soprattutto priva di qualsiasi fondamento giuridico.

Grazie alle proroghe contenute nella Stabilità 2016, anche quest’anno si potrà ristrutturare la casa e migliorarne l’efficienza energetica, godendo delle detrazioni fiscali dello scorso anno. L’unica novità rispetto al passato interessa le giovani coppie con almeno un componente sotto i 35 anni: a loro è riconosciuto un super bonus per l’acquisto di mobili.

Quindi, chi possiede tutti questi requisiti (unione da tre anni, acquisto dell’abitazione, giovane età), ed acquista dei mobili, può usufruire di questa detrazione.

Quali sono i pro e quali i contro
Rispetto alla normale agevolazione per l’acquisto di mobili, in questo caso, la detrazione è riconosciuta a prescindere dal compimento di una ristrutturazione edilizia. È però ammessa solo per i mobili e non anche per gli elettrodomestici. Resta in dubbio quale debba essere, ai fini del godimento dell’agevolazione, il momento di acquisto della casa da parte della giovane coppia e quale quello entro il quale deve essere compiuto il 35esimo anno di età.

Mutui agevolati per giovani coppie, single e famiglie legge di stabilità 2

Detrazione o meno, prima di acquistare i mobili per arredare la propria casa, si presuppone che i giovani debbano avere una casa. Ma l’acquisto di una casa non è certo una cosa semplice, soprattutto proprio per giovani.

Un capitolo importante delle agevolazioni giovanili riguarda i mutui agevolati, rivolti proprio alle giovani coppie, oltre che a single e famiglie che, per la propria condizione personale o lavorativa, meritano una forma di tutela del credito ad hoc. Solitamente, i mutui agevolati sono erogati grazie alla presenza di uno speciale fondo di garanzia che rassicura le banche creditrici in merito al rimborso del debito contratto. Ma questa non è l’unica agevolazione possibile: altri interventi comuni sono la riduzione del tasso di interesse e l’introduzione di sgravi o sconti fiscali.

I fondi di garanzia per la casa sono accessibili in via preferenziale alle persone appartenenti a specifiche classi sociali o in possesso di precise caratteristiche. Ne sono tipici esempi le giovani coppie di età inferiore a 35 anni, i lavoratori dipendenti con contratto di lavoro atipico, le famiglie mono-genitoriali con figli minori (composte prevalentemente da soggetti molto giovani) o le famiglie con un componente disabile. Se si rientra in una di queste condizioni e si vuole tentare, prima di richiedere un mutuo è sempre bene verificare la presenza di un fondo di garanzia che può fornire importanti agevolazioni.

In molti casi, i tassi di interesse applicati ai mutui agevolati sono inferiori rispetto a quelli di mercato o vengono riconosciuti vantaggi sul piano fiscale.

Spesso, poi, il fondo garantisce la banca per una quota dell’importo complessivo del mutuo concesso, purché questo non superi un valore massimo fissato dalla normativa. A partire dal 2013, in Italia è stato attivato un Fondo di Garanzia Giovani che ha visto come garante Cassa Depositi e Prestiti. Ad essere ammessi al fondo sono stati i mutui per l’acquisto della prima casa o i mutui per la ristrutturazione e il miglioramento energetico degli edifici.

Le agevolazioni mutuo prima casa, possono essere richieste per lacquisto, la ristrutturazione o l’accrescimento dell’efficienza energetica di immobili non di lusso, adibiti ad abitazione principale del soggetto che contrae il mutuo.

Per quali tipi di immobili spetta? Gli immobili che possono essere acquistati con le agevolazioni prima casa giovani coppie e che beneficiano della Garanzia, devono soddisfare le seguenti condizioni

L’ immobile deve essere adibito a prima casa.

L’immobile non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e non deve avere una superficie superiore e a 95 metri quadrati.

L’immobile non deve avere caratteristiche di lusso.

Nel caso di insolvenza sarà possibile godere di una garanzia del 50 per cento della quota capitale da parte dello Stato (per un massimo di 75 mila euro). Grazie a questa iniziativa, quindi, le giovani coppie che non possono beneficiare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, potranno richiedere un mutuo immobiliare, che difficilmente in altre circostanze sarebbe stato erogato a causa delle scarse garanzie contrattuali fornite a copertura del debito. 

Agevolazioni per i giovani genitori
Abbiamo visto, dunque, le agevolazioni per una giovane coppia che intraprende un percorso di vita comune. Casa, mobili, lavoro e, poi, magari, pure i figli. Esistono tante giovani coppie, però, che i figli ce li hanno già, e che sono diventati genitori giovanisimi. Anche per i giovani genitori, novità in vista: 5 mila euro per i datori che assumono a tempo indeterminato giovani genitori precari o disoccupati iscritti alla banca dati dell’Inps. Ecco quali sono i requisiti e come si presenta la domanda. E’ stato destinato un fondo ai datori da lavoro che assumono a tempo indeterminato i giovani genitori precari o disoccupati, con meno di 35 anni e almeno un figlio minorenne nel nucleo familiare e iscritti alla banca dati giovani genitori.
I giovani genitori devono essere occupati con rapporto di lavoro subordinato (non a tempo indeterminato) o con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, devono essere disoccupati iscritti a un centro pubblico per l’impiego in seguito alla cessazione di un rapporto di lavoro precario.
I giovani genitori interessati all’iscrizione alla banca dati possono presentare la domanda direttamente al sito dell’Inps.
Come finiranno tutti questi vantaggi offerti ai giovani non lo sappiamo ancora. Intanto, ci sono e sarebbe un peccato non approfittarne. 

Bonus cultura per i diciottenni
Ma la vera chicca della legge di Stabilità in favore dei giovani è rappresentata dal‘bonus cultura, destinato ai diciottenni: trecento milioni di euro previsti nella Legge di Stabilità e destinati ai neo 18enni del 2016. Mancano, comunque, i decreti attuativi per stabilirne l’assegnazione. Ad ognuno sarebbe andata, al compimento del diciottesimo, una ‘card’ da 500 euro da spendere in iniziative culturali.

Il pacchetto fu inserito nella Legge di Stabilità approvata alla fine dell’anno. Dopo sei mesi, della ‘card’ da 500 euro non si è visto ancora nulla. Mancano i decreti attuativi che diano il via all’operazione. E soprattutto ancora non è stato deciso neanche come il bonus dovrà arrivare ai ragazzi, come potranno spenderlo, chi dovrà riceverlo.

A prescindere da questi limiti, il bonus destinato ai neodiciottenni fa discutere parecchio. In una società dilaniata dalla crisi, sarebbe proprio il caso di affidare un’entità di denaro così consistente a dei ragazzini? Ancora peggio che venga fatto in nome della cultura.

 

 

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