Voglia di cinema! I consigli di Massimo Arciresi
150 milligrammi (La fille de Brest, Francia, 2016) di Emmanuelle Bercot con Sidse Babett Knudsen, Benoît Magimel, Isabelle de Hertogh, Gustave Kervern
Attrice e – anche qui – sceneggiatrice, Bercot tiene probabilmente a essere ricordata per le sue regie. Traendo linfa dal libro che la pneumologa Irène Frachon ha tratto dal proprio scontro con una potente casa farmaceutica, l’autrice affida anzitutto il ruolo della dottoressa all’elegante e sorprendentemente duttile danese Knudsen (La corte, Inferno), impartendole uno stile recitativo molto simile al suo, e richiama Magimel (già da lei diretto con modalità analoghe in A testa alta) come co-protagonista. Dopodiché la cineasta fa appello a tutta l’indignazione necessaria a raccontare con sobria partecipazione la difficoltosa azione di contrasto a un diffuso farmaco dimagrante dagli effetti collaterali letali e i rischi professionali in cui sono incorsi i medici che hanno osato intraprendere tale battaglia.
Oppure
Un re allo sbando (King of the Belgians, Belgio/Olanda/Bulgaria, 2016) di Peter Brosens, Jessica Woodworth con Peter Van den Begin, Lucie Debay, Bruno Georis, Titus De Voogdt
Immaginario sovrano belga in visita ufficiale a Istanbul (Van den Begin) con il suo staff (addetta stampa, messo, valletto) si ritrova appiedato a causa di una tempesta solare; ma è urgente rientrare: la Vallonia si è proclamata indipendente! Segue un allegorico viaggio con mezzi di fortuna attraverso Bulgaria e Balcani. Una surreale rappresentazione dell’UE (il re governa la nazione in cui si trova la sua sede centrale, la Turchia vorrebbe entrarci), nonché della presa di coscienza di un sistema superato. Pieter van der Houwen incarna il giornalista inglese che filma il mockumentary a cui assistiamo.
Voglia di cinema! La frase della settimana
«Mai giudicare una donna dal suo porta-spezie, Karen.» Un contenuto (rispetto al solito) Zach Galifianakis alla moglie Isla Fisher dopo che i due si sono introdotti in casa dei nuovi vicini Jon Hamm e Gal Gadot per captare le loro reali intenzioni, nella convinzione che siano agenti segreti nel tutto sommato godibile (per quanto non innovativo) Le spie della porta accanto (Keeping Up with the Joneses, USA, 2016) di Greg Mottola.
