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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Agrumicoltura siciliana…e l’economia riparte

di Redazione

A Roma il Distretto riunisce associazioni datoriali e imprese nella sede del Ministero (Mipaaf) alla vigilia di una promettente campagna agrumaria.

La Redazione 

Con 42 mila aziende, 84 mila addetti diretti, 504 mila nell’indotto, distribuiti nella raccolta, nella commercializzazione, nella distribuzione e nella trasformazione, la Sicilia è la maggiore regione agrumetata d’Italia: quattro le produzioni d’eccellenza, fra DOP e IGP, favorite dal clima e dalla biodiversità dei vari territori, e leader in Italia per le coltivazioni di agrumi bio.

Un comparto, quello degli agrumi, la cui intera filiera è riunita dal 2011 sotto l’egida del Distretto Agrumi di Sicilia, che contribuisce con quote significative al PIL complessivo della regione e che si candida come uno dei motori di ripresa dell’economia dell’isola e dunque del Paese.

Numerose le potenzialità ancora inespresse. A partire da una maggiore presenza sui mercati italiani ed esteri su cui sinora hanno inciso fattori quali la marginalità geografica e le croniche criticità logistiche, infrastrutturali e infine del costo del lavoro, in Italia maggiore che altrove.

Il punto sull’agrumicoltura siciliana, nell’ottica di una rinnovata volontà del comparto di presentarsi unito alle Istituzioni in questa fase di rilancio dell’economia nazionale, sarà al centro di un importante workshop organizzato dal Distretto Agrumi di Sicilia, con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf), in programma a Roma, il 30 settembre. Titolo dell’incontro “Lungo le Vie della Zagara, alla scoperta della filiera agrumicola siciliana di qualità”.arance-e-limoni

Il Distretto promuove questo incontro con i massimi vertici del Governo per poter inquadrare, alla vigilia di una campagna agrumaria che si annuncia molto promettente, lo stato di salute del comparto.

Gli addetti ai lavori esporranno le potenzialità e le criticità dell’agrumicoltura siciliana. Un settore strategico per il rilancio dell’economia della Regione, nel solco della millenaria vocazione agricola della Sicilia pronta a innovazioni di sistema che partano dalla base. A cominciare da un maggiore dialogo fra i produttori e fra questi con l’intera filiera per rispondere in maniera efficace alle richieste del mercato. Ma anche nella direzione della Green e Blue Economy e, quindi, nel rispetto del territorio, dell’ambiente e delle comunità.

Il Distretto Agrumi di Sicilia riunisce quattro consorzi di tutela (Arancia Rossa di Sicilia Igp, Arancia di Ribera Dop, Limone di Siracusa Igp e Limone Interdonato di Messina Igp), altri in via di accreditamento (Mandarino di Ciaculli e Limone dell’Etna) e diverse centinaio fra aziende, cooperative, istituzioni e associazioni datoriali e di categoria della filiera agrumicola siciliana.

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