C’è una forma di violenza sulle donne che, spesso, sfugge. Si tratta della violenza psicologica, di cui ne sono vittima 7 milioni e 134 mila donne e distrugge in maniera silente.
A cura della Redazione
Secondo dati Istat, in Italia, una donna su tre tra i 16 e i 70 anni, è stata vittima almeno una volta nella vita dell’aggressività di un uomo. Ogni anno una media di 100 donne viene uccisa dal partner o da un ex. Quasi 700 mila donne hanno subito violenze ripetute da parte del partner e, nel 62,4% dei casi, i figli hanno assistito a agli episodi di violenza.
Le frequenze più alte sono rappresentate dalle donne giovani dai 16 ai 24 anni (16,3%) e dai 25 ai 24 anni (7,9%). Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate: circa il 96% delle violenze commesse da un “non partner” e il 93% di quelle da partner.
In realtà, questi dati si riferiscono alla violenza fisica.
Violenza psicologica
C’è una forma di violenza sulle donne che, spesso, sfugge. Si tratta della violenza psicologica, di cui ne sono vittima 7 milioni e 134 mila donne.
Le forme più diffuse sono l’isolamento o il tentativo di isolamento (46,7%), il controllo (40,7%), la violenza economica (30,7%), la svalorizzazione (23,8%) e le intimidazioni (7,8%).
Il 43,2% delle donne ha subito violenza psicologica dal partner attuale.
Può non essere semplice distinguere e definire la violenza psicologica: si tratta spesso di atteggiamenti che si insinuano gradualmente nella relazione e finiscono per privare la vittima del proprio valore, riducendola ad un oggetto. Il lento insinuarsi di tali atteggiamenti, anche perché difficile da rilevare in modo chiaro, finisce spesso per essere accolto dalla donna. Contemporaneamente, il maltrattamento procura sofferenza e corrode, influenzando l’autostima della vittima, manipolandone lo stato psichico, restringendone la libertà d’azione e spaventandola.
Inoltre, la violenza psicologica è strettamente correlate a quella fisica.
Sul Portale Antiviolenzadonna.it del Dipartimento per le Pari Opportunità è presente qualche piccolo suggerimento per riconoscere la violenza psicologica. Potrebbe trattarsi di violenza psicologica se, sempre più spesso:
- il tuo partner critica il tuo modo di parlare, di muoverti, di vestire;
- ti critica anche davanti i figli;
- ti rimprovera davanti agli amici per quello che dici o per come ti comporti;
- ti chiede di cambiare il tuo aspetto fisico per compiacerlo;
- non ti permette di telefonare e/o di vedere i tuoi familiari;
- non ti permette di uscire da sola o con le tue amiche;
- ti segue;
- controlla le tue telefonate e i tuoi sms;
- ti accusa di non essere una buona madre;
- ti accusa di non essere una buona moglie;
- minaccia di non farti vedere più i tuoi figli;
- minaccia di ucciderti;
- minaccia di uccidersi se non acconsenti a fare ciò che vuole.
Ma a chi bisogna rivolgersi? Certamente a professionisti competenti e preparati possono aiutarti.
Il Dipartimento per le Pari Opportunità, ad esempio, mette a disposizione un numero di pubblica utilità: il 1522.