Cresce notevolmente il numero di italiani che emigrano all’estero. Oggi, il numero di emigrati italiani è pari a 82 mila unità, il più alto degli ultimi dieci anni. Nell’ultimo biennio è aumentato del 20 per cento.
a cura della Redazione
Il maggior numero di emigrati residenti all’estero è composto da siciliani, che, negli ultimi anni, sono ben 663.776, pari al 17 per cento del totale nazionale e risiedono nei cinque Continenti. La Sicilia è, quindi, la prima regione d’Italia per numero di emigrati. L’incidenza dei siciliani residenti all’estero rispetto al totale della popolazione si aggira intorno al 13 per cento. Le province di Agrigento, Palermo e Catania contano più di 100 mila residenti emigrati.
I principali Paesi in cui emigrano gli italiani sono quelli dell’Europa occidentale: Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia e Stati Uniti.
Nuove mete sperimentali
Negli ultimi anni, però, rispetto al passato, vi sono delle nuove mete sperimentali. Parliamo di paesi come la Cina, l’Angola, il Sud Africa o il Mozambico, dove si registra un progressivo aumento di emigrati provenienti dall’Italia. Come mete di residenza preferite dai siciliani, invece, troviamo al primo posto la Germania dove sono registrati 189.839 residenti siciliani, segue il Belgio con 93.650, l’Argentina con 72.443, la Svizzera e la Francia rispettivamente con 66.767 e 61.329.
I siciliani presenti nel Granducato di Lussemburgo e registrati all’AIRE rappresentano ad oggi l’ottava regione in termini di quantità con 1.149 cittadini espatriati. Un altro elemento di novità rispetto al fenomeno migratorio passato è rappresentato dalla componente sessuale. Oggi è aumentata sensibilmente la presenza femminile, anche se la maggioranza rimangono sempre gli uomini, che rappresentano il 57 per cento della popolazione migrante.
Per quanto, però, la componente maschile sia più elevata, quella femminile, come dicevamo, è aumentata tanto rispetto al passato.
L’altro cambiamento importante riguarda l’età dei nuovi emigrati. Circa il 60 per cento degli emigrati all’estero comprende la fascia di età tra i 20 e i 45 anni, ovvero quella che include il ciclo conclusivo della formazione scolastica e l’età lavorativa adulta. Non si tratta, quindi, di soli giovani e giovanissimi, come spesso si pensa. Una novità assoluta, a proposito di età, è rappresentata dall’emigrazione dei pensionati italiani verso i Paesi dell’Est o del Sud del mondo, dove il costo della vita inferiore consente loro di poter vivere con la pensione italiana più serenamente. Molti di loro, comunque, preferiscono conservare la residenza ufficiale in Italia. Le ragioni sono probabilmente da ricercare nella speranza di ritornare presto oppure nella precarietà del progetto migratorio.
Le ragioni di fondo della crescita del fenomeno migratorio sono da ricercare nella disoccupazione, nell’impoverimento diffuso e nelle crescenti disuguaglianze territoriali e sociali.