Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Moda e social network: nuove sinergie vincenti

di Clara Di Palermo

Dall’esperienza di Benedetta Dragoni, un esempio dell’importanza dei social media nel mondo del lavoro. Bisogna saperli usare e sfruttare l’opportunità che offrono. Oggi, chi non li sa usare rischia di restare fuori. Da tutto.

 

di Clara di Palermo

I social network ormai, sono entrati prepotentemente nella nostra vita quotidiana. I giovani passano gran parte del loro tempo a conversare, o meglio…chattare, su Facebook piuttosto che su Instagram. Ma grazie ai social c’è chi ha sviluppato il proprio business e ha realizzato il proprio sogno lavorativo. Sono tanti i casi, ma oggi vogliamo raccontare l’avventura di Benedetta Dragoni, 26 anni, di Sarzana, in Liguria, che grazie a Facebook ha trasformato in lavoro la sua passione per la moda.  _U7T0163

“A dire il  vero è iniziato tutto per caso, da un’idea del mio ragazzo. Ho sempre avuto la passione per la moda e il cucito, quest’ultimo tramandato da mia nonna, così ho iniziato a modificare le t-shirt aggiungendo piccoli particolari, come un taschino o un colletto, realizzati con particolari tessuti. Li indossavo e pubblicavo le foto sul mio profilo Instagram e Facebook. Da lì arrivavano le richieste per poterle acquistare. Le prime volte quasi non potevo crederci!”.
– E così hai deciso di sfruttare questa bella occasione…
“Sì. All’inizio erano proprio cose basiche, come dicevo: magliette, shorts in jeans ai quali aggiungevo dei particolari, ecc… Poi ho deciso di creare alcuni capi e lì la mia abilità nel cucito arrivava fino a un certo punto. Così ho cercato la collaborazione di un laboratorio: io disegno e loro realizzano i miei capi”.
– Oggi è un lavoro a tutti gli effetti.
“ Proprio così! Ho dovuto prendere una commercialista per adeguarmi dal punto di vista fiscale e adesso ho anche un mio marchio. Nel frattempo non ho trascurato gli studi e mi sono laureata in economia. Il prossimo passo, ho già dei progetti, sarà quello di aprire un negozio, a Genova dove vive il mio ragazzo”.
– Quanto è stato importante il ruolo dei social network?
“Direi che è stato fondamentale. Tutto è nato da lì. Ancora oggi il 90% del mio volume d’affari lo devo a Facebook. Adesso ho anche un sito online e un’applicazione e mi rendo conto che, appena pubblico un nuovo capo sul sito e lo inserisco nella mia pagina Fb, registro il maggior numero di visualizzazioni contemporaneamente alla visualizzazione sul social network. In pratica, al sito arrivano dopo aver letto il post su Facebook. Chi è fuori dai social, non può capire tutto ciò: l’esempio è mio padre che ancora si chiede come sia possibile tutto ciò”.
– Chi sono i tuoi clienti?
“Innanzitutto donne, del resto io ho scelto di creare solo capi per donna, perché la donna gira molto sui social e perché è anche propensa ad acquistare senza aver provato. L’età  di chi acquista i miei capi “Made in B” è compresa nella fascia tra 16 e 40 anni”.
– Per le materie prime? Acquisti via internet o ci sono grossisti in zona?
“No, i tessuti non li acquisto online perché ho bisogno di toccarli per sentire la consistenza. E anche perché, in caso di tessuti a fantasia, voglio vedere dal vivo le dimensioni del disegno: non sempre dal video si hanno le esatte proporzioni. Le t-shirt da modificare, invece, le ordino online, perché sono semplici, io le acquisto in tinta unita e quella è. Per i jeans, prima li acquistavo online, ma ero costretta ad acquistare in stock e con un ampio range di taglie. Adesso, invece, ho individuato un grossista del settore a pochi km da qui e così ho la possibilità di acquistare solo ciò che mi serve”.
– Hai un consiglio da dare in base alla tua esperienza?Benedetta Dragoni
“In realtà no, perché questo che oggi è il mio lavoro è nato proprio per caso, come un gioco. Solo bisogna crederci”.
E ormai ci credono in tanti, al punto che il prestigioso Istituto Marangoni, scuola internazionale di moda e design, con sedi a Milano, Londra, Firenze, Parigi e Shanghai, ha lanciato un corso che si intitola “Social media for Fashion” (Social media per la moda). Nella descrizione del corso sul sito dell’Istituto si legge:
La diffusione dei social media, tramite mobile e web, ha avuto un impatto considerevole sulla moda. Grazie alla loro maggiore fruibilità, i social media hanno aumentato le loro potenzialità interattive come mezzi di comunicazione, diventando straordinariamente più efficaci nella loro immediatezza per le strategie di marketing. I partecipanti apprenderanno strumenti e strategie specifiche per rendere la propria comunicazione di moda istantanea, originale, accattivante e altamente competitiva. Il corso è pensato per chi desidera far parte di questo settore o per chi vi stia già lavorando e voglia specializzarsi e perfezionare le proprie competenze”.
Questo…per chi ancora avesse dubbi sull’importanza dei social network!
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