Arrivano da paesi lontani per sfuggire alla fame, alla guerra, agli abusi e appena approdano in Italia, misteriosamente scompaiono. Sono i bambini invisibili. Il drammatico fenomeno dei minori stranieri scomparsi, in particolare, in Sicilia
di Patrizia Romano
I dati relativi al fenomeno degli immigrati scomparsi è sempre più allarmante. Negli ultimi anni, in particolare in Sicilia, il problema si è acuito ulteriormente, soprattutto, per i minori.
Secondo dati effettuati dal MediterraneanMissing, il progetto curato dal centro per i diritti umani dell’Università di York e dalla City Unversity di Londra, il dato più allarmante riguarda proprio i minori, che rappresentano l’80 per cento delle persone scomparse.
Dal 1974 in poi, in Italia si contano 39 mila 234 persone scomparse. Di queste, ben 30 mila 654 sono stranieri migranti e 24 mila 014 sono stranieri migranti minorenni.
I dati nazionali appena visti, accostati ai dati relativi alla Sicilia, danno uno spunto in più sulla drammaticità del fenomeno. In Sicilia, infatti, sempre nello stesso periodo, gli scomparsi sono, invece, 8 mila 782, cioè il 22,39 per cento degli scomparsi in tutta Italia. Ebbene, di questi, 7 mila 380 sono stranieri immigrati in Sicilia e 6 mila 946 stranieri minori non accompagnati.
Minori stranieri scomparsi in Sicilia
Si tratta di ragazzini, prevalentemente africani, che lasciano il proprio Paese alla ricerca di una vita migliore, fuggendo dalla miseria e dalla povertà, dalla guerre e dalle persecuzioni. Partono senza alcuna base, totalmente in balìa di se stessi. Durante il viaggio diventano vittime di trafficanti senza scrupoli, rischiano la vita, subiscono abusi, violenze, ricatti, vessazioni.
Questo accade perché la scelta di partire non avviene attraverso canali legali e con un bagaglio formativo ed economico che gli consenta un approccio regolare e normale con i paesi di destinazione.
Grave responsabilità va attribuita ai centri di accoglienza, soprattutto a quelli preposti all’accoglienza dei minori, che dovrebbero esercitare un controllo molto forte sui piccoli ospiti che, secondo dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono fortemente concentrati in Sicilia, circa il 40 per cento. L’attuale normativa prevede che i minori soli siano automaticamente presi in carico dai servizi sociali dei cosiddetti ‘Comuni di rintraccio’, cioè i Comuni in cui di fatto approdano. Ma sull’argomento, è meglio stendere un velo pietoso. Infatti, il controllo è tale che sono moltissimi, ben 28 al giorno, i bambini e i ragazzi che si allontanano dai centri in cui sono ospitati per, poi, scomparire nel nulla. Nei primi sei mesi del 2016 quelli per i quali è stato segnalato l’allontanamento sono stati 5 mila 222. Sono minori di cui si perde completamente ogni traccia. Che fine facciano, è un quesito lasciato alla fantasia dell’immaginario collettivo.
La maggior parte dei ragazzini scomparsi è rappresentata da egiziani (il 23,2 per cento), somali (il 23,1 per cento) ed eritrei (il 21,1 per cento). Molti arrivano anche dall’Est Europa; primi fra tutti, Romania e Polonia.
Dove finisco i bambini migranti scomparsi?
I bambini e gli adolescenti stranieri che arrivano nel nostro Paese scompaiono perché coinvolti in traffici illeciti o impiegati nelle maglie della criminalità, del lavoro nero e dello sfruttamento sessuale. In tutti i casi diventano vittime della tratta.
Non dimentichiamo che i bambini e gli adolescenti sono molto più vulnerabili, privi di identità riconosciuta e disposti a tutto pur di proseguire il viaggio. Il fallimento del sistema di integrazione per questa fascia di soggetti incide in modo significativo sulla loro drammatica scomparsa.