I protagonisti di questo evento espositivo sono in prima istanza i quattro autori delle 28 opere presentate (sette per autore) in un fitto percorso che li vede affiancarsi, incrociandosi, all’interno delle due sale
di Giovanna Calabretta
Una complessa e sincretica collettiva quella ospitata a dicembre, presso la galleria Elle Arte di Palermo. Complessa perché “il collettivo” a cui si riferisce è costituito non da quattro ma da ben sette personalità, appartenenti a vario titolo al mondo dell’arte, che ci propongono sette punti di vista e sette “pareri” sui “Motivi del Visibile/scritture, volumi, astrazioni”. I protagonisti di questo evento espositivo sono in prima istanza i quattro autori delle 28 opere presentate (sette per autore) in un fitto percorso che li vede affiancarsi, incrociandosi, all’interno delle due sale. Turi Sottile, Lino Tardia, Alessandro Monti ed Enzo Tardia (elencati seguendo il medesimo ordine cronologico/generazionale del catalogo), hanno raccolto la “scommessa” ordita dai curatori, Aldo Gerbino e Piero Longo e dalla gallerista Laura Romano, “mettendosi in dialogo” e offrendo le proprie opere come luogo dello “scambio”. Il leit motiv del visibile è costituito principalmente dal linguaggio degli artisti chiamati in causa, caratterizzato da una tendenza a fare proprio un repertorio autonomo e svincolato dalla realtà visibile ( o non assoggettato completamente ad essa). Dentro questa “direzione” comune possiamo quindi individuare le divergenze linguistiche e materiali proposte dai quattro artisti, lungo percorsi molto personali e affiancate, in questa sede, per suggerire una condivisa ricerca rivolta a quell’entità esistente in quanto “modellata”, individuata, uni/formata.
“L’alone dei grandi stili” dall’Astrattismo all’Optical, dal Neoplasticismo all’Espressionismo Astratto è il registro ombra di questa selezione di autori e delle loro opere che si fondano su motivi ancora più remoti. La dicotomia geometrico matematica dei frattali su tela di Enzo Tardia attinge probabilmente all’antico linguaggio rituale del mandala o dei documenti scritti nelle geometrie di antichi Ardebil, “manufatti” di mondi culturali che hanno “rappresentato” il divino attraverso entità astratte. La geometria, nel fondere insieme l’ideale astratto matematico con la concreta realtà misurabile della materia costituisce quel punto di contatto immateriale tra fisica e metafisica. La ricerca di Lino Tardia appare più emotiva che geometrico/matematica, ancestrale per avere gettato le fondamenta nel mito e nella necessità di farsi dimensione tra passato e presente. La tela si fa tempio perché luogo consono a restituire questo concretismo: significazioni lineari e cromatiche quanto tracce di equazioni rappresentabili e tangibili. Nelle opere di Monti e di Sottile non sembra essere la sola rappresentazione ciò che anima il problema artistico, quanto una ricerca materica vera e propria. Soluzione scultorea nel caso dei manufatti proposti da Monti: bassorilievi, alcuni lignei altri realizzati con estroflessioni e tele sagomate che si impossessano della terza dimensione spaziale e la sfiorano senza mai violarla. Sottile affida le sue “entità” ai nuovi materiali plastici, tra tele gommate, plastificate e trasparenti che vengono tese e quindi “incise” come vecchi vinili: le sue luci, i suoi bagliori e le sue tessiture diventano così i segni visibili e registrati da far risuonare, e vibrare. L’autore chiede addirittura che le sue opere vengano toccate e che il lavoro, che agli occhi potrebbe fermarsi al solo apparire, esige un contatto più intimo con il fruitore, proponendo così una sensualità che travalica i confini del “visibile”.
I Motivi del Visibile è frutto della sensibilità artistica non comune della gallerista Laura Romano che ha saputo coinvolgere voci del panorama contemporaneo italiano attorno a temi di tale entità. Proponendo un dialogo contemporaneo tra analogie e affinità tematiche e al contempo attraverso le intuizioni personali degli autori e l’originalità dei mezzi espressivi, invita a nuove riflessioni sull’arte e sui protagonisti del nostro presente.
MOTIVI DEL VISIBILE, scritture, volumi, astrazioni – Opere di Turi Sottile, Lino Tardia, Alessandro Monti, Enzo Tardia
a cura di Aldo Gerbino e Piero Longo.
Galleria Elle Arte, via Ricasoli 45- Palermo 3-23 dicembre 2016
Catalogo Elledizioni
Foto di Lorenzo Gigante e Giovanna Calabretta