Chi è Elisa Parrinello? Per conoscerla meglio, partiamo dalle sue origini familiari. Giovanni Varvaro e Irene D’Onufrio, zio e madre di Vito Parrinello, hanno trasferito la loro musicalità e sentimento popolare a figli e nipoti.
Anni dopo, la tradizione si ripete. Vito Parrinello, fondatore del Teatro di canto popolare ‘Ditirammu’ trasmette ai propri allievi il suo amore per questa antica tradizione.
A raccogliere tutta l’eredità genetica è Elisa Parrinello, degna figlia del grande Vito.
Elisa Parrinello si racconta a L’Inchiesta Sicilia
Come è nata la tua passione per lo spettacolo?
Respirandola in famiglia. La mia è una famiglia di artisti da ben sette generazioni. In famiglia, c’è stata sempre una contaminazione tra musica, teatro e arti visive. Infatti, mio padre Vito, che ha creato nel 92 il Ditirammu dopo diverse esperienze artistiche, era un musicista. Mia madre, Rosa Mistretta, ha portato in scena con grande intensità il folklore siciliano.
Da cosa attingi la tua ispirazione?
Dalla quotidianità, dal territorio in cui vivo, cuore pulsante della Kalsa. La maggior parte delle volte rappresento cose scritte da me. In questo modo alimento la mia creatività. Ciò non toglie che altri testi li faccia in collaborazione con pochi rari autori che amo. Sta per uscire uno spettacolo mio scritto da un altro autore.
Il teatro Ditirammu, oggi
Rispetto a quello che è stato, qual è oggi la peculiarità del Ditirammu?
Quella che sicuramente non è cambiata è l’anima, nonché l’ispirazione artistica che mi guida. Il nostro impegno, mio e di mio fratello Giovanni, è custodire la tradizione attraverso modalità espressive rinnovate. Giovanni, che è un musicista, ha ripreso sonorità antiche rielaborandole. Io ho cercato di ricrearEE: una prosa artigianale. Storie vere: riscritte e nuove.
Il teatro secondo Elisa Parrinello
Cosa è per te il teatro?
Per me il teatro è cultura, perché fa crescere, innalza dalla pesantezza del vivere. E’ una cultura che interagisce con il fruitore, non statica come quella museale. E’ anche un potente antidoto al degrado sociale e ambientale.
DitirammuLab
Tu hai fondato un laboratorio teatrale ai Cantieri Culturali alla Zisa. Cosa ti ha spinto a farlo ?
Si, abbiamo ottenuto in affitto dal Comune uno stand dove facciamo le prove e le lezioni agli allievi. Si chiama DitirammuLab. E, posso dire di essere molto orgogliosa di questa iniziativa. Ciò perché sono convinta che la drammaturgia e la musica popolare siciliane debbano restare un patrimonio culturale. Un patrimonio da salvaguardare e da trasmettere alle nuove generazioni.