Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Cooperazione-democrazia-sviluppo. Un trinomio inscindibile

La cooperazione assume un ruolo sempre più incisivo nello sviluppo economico, ispirando la nascita dell'attuale società cooperativa che hanno sempre perseguito l’obiettivo di migliorare le condizioni socio-economiche del nostro Paese

Cooperazione. Nel 1844, nella cittadina inglese di Rochdale, nei pressi di Manchester, un gruppo di tessitori, ridotto alla fame, dà vita alla prima società cooperativa.  Il loro obiettivo è quello di migliorare le proprie condizioni esistenziali.
Questo modello societario, del tutto nuovo, passa alla storia con la denominazione di ‘Società dei Probi Pionieri’.
L’esperimento, pienamente riuscito, getta le basi per un successo futuro. I capisaldi di questo esordio sono rappresentati dalla fidelizzazione dei soci. Fidelizzazione che avviene attraverso la ripartizione degli utili e la produzione diretta dei beni. Questi, rappresentano il capitale della società e l’equa distribuzione delle risorse e delle entrate tra i consociati.

La prima cooperativa in Italia

Cinque anni dopo, in Italia, in provincia di Torino, viene fondata la prima ‘Società operaia e Cooperativa di Consumo’. Anche nel nostro Paese, l’esperimento raccoglie ampi consensi. E, quindi, sancisce l’influenza del pensiero liberale e socialista sulle scelte economiche più evolute. Contestualmente al modello cooperativo di ispirazione socialista, nasce un modello societario di ispirazione cattolica.


Cos’è la cooperativa

Una cooperativa è un’associazione autonoma di persone che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali. Nonché le proprie aspirazioni attraverso la creazione di un’impresa a proprietà comune, controllata democraticamente.
Pertanto, il cooperativismo stimola l’integrazione fra i popoli nell’ottica di una crescita comune. Crescita che avviene, soprattutto, tra i paesi che apportano tecnologia, aprendo nuovi mercati. E i paesi che conferiscono manodopera a basso costo, creano nuove potenzialità di mercato. Il cooperativismo, inoltre, risponde alle vere esigenze di organizzazione produttiva e distributiva.

Cooperazione e sviluppo

Nel giro di pochi anni, la cooperazione assume un ruolo sempre più incisivo nello sviluppo economico. Ispira, così, la nascita delle attuali società cooperative. Società, che hanno sempre perseguito l’obiettivo di migliorare le condizioni socio-economiche del nostro Paese. Tant’è che questo modello societario trova un preciso riferimento nell’art. 45 della Costituzione. Infatti, la stessa Costituzione riconosce alla cooperazione una importante funzione sociale. Inoltre, lo Stato “premia” il ruolo sociale della cooperativa. Il regime fiscale prevede che la parte degli utili che le cooperative destinano a riserve patrimoniali indivisibili tra i soci non concorrano a formare reddito imponibile della società. A condizione che sia esclusa la possibilità di distribuire tali riserve patrimoniali tra i soci.


Il principio di mutualità

Il riconoscimento di tale funzione introduce spontaneamente il concetto di mutualità. Principio prevalente della cooperativa.
Per mutualità si intende quella tendenza associazionistica regolata dal principio della reciprocità dell’apporto e del contributo di ciascuna componente.
Nel 1942, il Ministero di Grazia e Giustizia introduce il concetto unitario di “mutualità”. Cioè, “la fornitura di beni, servizi, ed occasioni lavorative ai membri partecipanti a condizioni di maggior favore rispetto a quelle che si otterrebbero dal mercato”.
Attraverso il concetto di mutualità, la cooperativa si distingue in mutualità pura, in cui la cooperativa non persegua alcun fine di lucro e mutualità spuria, in cui è prevista un’operatività più dinamica da parte dei soci.
Comunque sia, la Cassazione precisa che la mutualità non viene mai meno.

Diffusione della cooperativa in momenti di crisi-Covid

La crisi che imperversa su tutti i settori dell’economia, aggravata dalla pandemia non incentiva a fare impresa. Lo spirito imprenditoriale è stato ulteriormente soffocato dalle difficoltà economico e finanziare dell’intera Penisola.
Alla luce della crisi, oggi si assiste alla progressiva diffusione in tutto il Pese dell’istituto cooperativa. Questa, costituisce una valida alternativa all’impresa per chi non ha la possibilità e la forza di investire. Nell’ultimo decennio, le cooperative in Italia sono aumentate dell’11 per cento. La Sicilia, dopo la Lombardia che detiene il primato delle cooperative, è tra le regioni in cui si registra il maggior numero di società cooperative.

La cooperazione soffocata dal capitalismo

Purtroppo, l’economia occidentale è sempre stata caratterizzata dal sistema economico capitalistico. Un sistema che ha profondamente inciso sul sistema sociale e sul triste destino delle componenti sociali. Infatti, attraverso principi come la mobilità dei capitali, la proprietà privata dei mezzi di produzione, la ricerca del profitto individuale, questo sistema ha provocato una netta distinzione tra capitalisti e prestatori d’opera.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.