Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Parco della salute: un progetto per la disabilità in emergenza

Covid e disabilità: come gestire questa emergenza? Al Parco della Salute, al Foro Italico di Palermo, percorsi e attività specifiche

di Redazione

Inaugurato ufficialmente il 18 Dicembre 2016, in onore di Livia Morello, morta a 18 anni per una cardiopatia fulminante, il Parco della Salute, presso il Foro Italico di Palermo, oggi può vantare l’appellativo di vero e proprio progetto di utilità sociale che l’Associazione “Vivi Sano Onlus” realizza per rispondere all’esigenza pubblica di svago e terapia, potendo fruire anche di spazi inclusivi dedicati ai soggetti disabili, in collaborazione con varie Associazioni palermitane del privato sociale e alcuni Enti quali l’Autorità portuale.
Quali sono le specifiche finalità riabilitative e la specifica strutturazione di questo Spazio Verde, in particolare durante questa emergenza?
Ne abbiamo parlato con Irma Calò (che vedete con la mascherina nella foto di copertina), psicologa di “Vivi Sano Onlus” e Supervisor delle attività della Fase 2, e che, in tal senso, rappresenta la portavoce del Responsabile dell’Associazione, Daniele Giliberti.

Dottoressa Calò, cosa offre ai cittadini, e ai disabili in particolare, il Parco della Salute? Quando è consentito l’accesso?
“A partire dal 4 Maggio scorso, l’Oasi della Disabilità del Parco è riservata ai disabili che usufruiscono della Legge 104/92 con la presenza di un accompagnatore dalle ore 9 alle 12, dal Martedì al Sabato, mentre il libero accesso al Parco, anche per i normodotati, è previsto dal Martedì al Sabato pomeriggio, oltre la Domenica mattina. Nella Fase 1 l’accompagnatore era un solo familiare, nella Fase 2 l’accesso è consentito anche ai fratelli. L’accesso è subordinato alla prenotazione, con un numero massimo di disabili pari a quattro ogni cinquanta minuti. Tengo a sottolineare l’idea da cui è nata l’esclusività dell’accesso ai disabili di mattina: crediamo che i bambini non debbano essere stigmatizzati dai normodotati come fonte di paura, quindi che abbiano bisogni di tempi e spazi propri”.

Micro aree per bici e monopattini

“I percorsi che offriamo, sotto la supervisione degli operatori, prevedono micro aree dove utilizzare biciclette e monopattini, un’area relax con un tappeto dove i bambini possono accedere senza scarpe e un campo di calcio. Purtroppo a oggi il DPCM in vigore ha interdetto l’utilizzo dell’area giochi, per la difficoltà nel gestire le distanze di sicurezza. L’area prevede la presenza di un’altalena ad accesso facilitato per i disabili, per favorire l’autonomia. Il nostro concetto è l’inclusione, quindi troverete insieme bambini con disabilità motoria e psichica, come nell’autismo, e degli strumenti per raccontare ai non vedenti la storia del parco”.

Quali benefici per la salute offre il parco?

“Sicuramente il vantaggio di vedere gente all’aria aperta, sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza. Ricordo in particolare ciò che dicono i genitori, sulla bellezza di vedere altra gente e di non stare chiusi in casa. Altro vantaggio che offrono alcuni giochi, come le travi, è quello di promuovere il movimento volontario e l’equilibrio e la consapevolezza del proprio corpo, oltre che il movimento libero nel gioco dell’aquilone o del calcio. Inoltre il fatto che le aree siano, a turno, condivise sviluppa il senso dell’attesa, la pazienza e il rispetto degli spazi altrui”.

Come valuta la partecipazione dei genitori?
“In generale i genitori sono molto collaboranti, nel caso in cui per esempio il bambino provi a scappare, e ci aiutano a gestire i propri figli durante i cinquanta minuti di permanenza. Devo dire che i genitori sono molto grati: il Parco della Salute ha fatto la differenza in Fase 1, quando eravamo il solo Parco aperto nella città di Palermo”.

Un aiuto concreto per le famiglie

“Abbiamo fornito una valvola di sfogo alle famiglie, sotto carico a causa dei comportamenti problematici propri della disabilità, specialmente auto ed eterolesionistici, allorchè il Parco era riservato alle disabilità intellettivo-relazionali, le più gravi. Le famiglie si sono sentite anche sollevate perché, avendo avuto l’autorizzazione del Sindaco in Fase 1, si sentivano sollevate dalla paura della multa, perché il nostro Parco è motivazione parasanitaria da dichiarare in autocertificazione. Il Parco della Salute è un pregio di cui andiamo fieri e che ci impegniamo a rinnovare nel futuro, anche per favorire il contrasto alla violenza, come testimonia la panchina gialla contro il bullismo e il cyberbullismo presente nel Parco e che le famiglie apprezzano come simbolo della difesa dei figli”.

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