Sito Web in manutenzione

Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Dove andiamo nel weekend? In gita verso le riserve naturali orientate del palermitano

Capo Rama
La Sicilia possiede un ricco patrimonio naturale, rappresentato da aree verdi protette. Nel loro insieme, si prestano a interessanti itinerari turistici. Viaggio tra le riserve naturali del palermitano

di Clara Di Palermo

Che ne direste di una gita fuori porta, clima permettendo (sembra che il prossimo fine settimana dovrebbe arrivare un po’ di pioggia, tanto desiderata), magari alla scoperta di una delle riserve naturali orientate? Negli ultimi 30 anni, in Sicilia si è registrato, infatti, un discreto incremento di Riserve naturali orientate e di aree attrezzate. In questi anni sono aumentati l’interesse e la sensibilità verso le aree verdi caratterizzate da flora e fauna tipicamente mediterranee. Interesse aumentato di pari passo con la sensibilizzazione, a livello internazionale, verso la protezione dell’ambiente. In Sicilia ci sono diverse riserve che meritano una passeggiata, magari con colazione a sacco e rifiuti rigorosamente da riportare via e non lasciare nelle zone protette.

Un ricco patrimonio naturale

Le oasi verdi, le riserve naturali, i parchi, le aree protette rappresentano, infatti, un itinerario turistico della Sicilia molto suggestivo e interessante. Palermo con il suo hinterland è, senz’altro, una delle province più ricche di queste aree. E la classica gita fuori porta si può trasformare in una giornata di interesse naturalistico anche per i più piccoli.

L’Orto botanico

L’Orto Botanico di Palermo

Partendo dal cuore del capoluogo siciliano, a pochi metri dal mare, si apre un vero polmone verde cittadino. Qui, si ha l’alternanza di varie specie di piante. E’ l’Orto botanico, 10 ettari di verde, all’interno dei quali ricade una serie di edifici adibiti alla sperimentazione, progettati dall’architetto francese Dufourny. Tra le specie vegetali presenti al suo interno, troviamo numerose piante orientali. Tra queste, il bambù e le sudamericane chorisie, che sono, queste ultime, tra le meno comuni in Sicilia. È una delle Riserve Naturali del palermitano proprio nel cuore della città e raccoglie una decina di migliaia di specie di piante, alcune anche rare, appartenenti a circa 250 famiglie.


Riserva naturale Grotta di Entella

Uno spettacolo particolare, nato dalla fusione tra il paesaggio naturale e un lago artificiale creato dalla diga Garcia, è dato dalla riserva naturale Grotta di Entella. Questa interferisce con il corso naturale del fiume Belice. La Grotta di Entella è costituita da un complesso di rocce, arricchita dalla presenza di una vegetazione naturale che ha resistito alla presenza dell’uomo. Le vegetazioni più diffuse sono le graminacee come l’ampelodesma e la vegetazione rupicola. Quest’ultima, adatta agli strati gassosi della parete rocciosa che offre un habitat alla nidificazione di varie specie di uccelli come il falco pellegrino. La zona è sottoposta a vincolo archeologico, data la presenza dei resti della città elima di Entella.

Isola delle Femmine

Una delle Riserve Naturali del palermitano, è rappresentata dall’Isola delle Femmine. Un’area ricca di verde a 15 chilometri, appena, da Palermo. All’interno di questa area sono state ritrovate sette vasche per la preparazione del garum, una ricercata salsa a base di pesce, risalenti all’epoca ellenica. Sull’isola è stata ritrovata pureuna antica torre risalente al XVI secolo, utilizzata come baluardo difensivo costiero da opporre agli attacchi dei pirati. Il patrimonio vegetale dell’Isola è costituito da leguminose, graminacee. Ma anche da una ricca varietà di fiori. In primis, il fiore Nigella, la pianta cespugliosa del giunco, i fiori a forma di stella della Romulea e l’Iris. Mentre tra le specie animali presenti nell’Isola, ricordiamo tante varietà di uccelli. Il gabbiano reale mediterraneo, la cappellacia, l’airone cenerino e l’airone rosso, la beccaccia di mare, la gallinella d’acqua, l’airone bianco maggiore e l’acchiotto.

Aree demaniali attrezzate

Molte riserve sono dotate di aree attrezzate demaniali, ulteriore attrattiva per una visita meglio articolata delle riserve.


Area attrezzata di Casaboli

L’itinerario potrebbe partire dall’area attrezzata di Casaboli. E’ un’area ricca di pini domestici e d’Aleppo, di lecci nel sottobosco, di cespugli di euforbia nana e altre espressioni della macchia mediterranea. C’è poi da considerare la forte presenza della fauna selvatica costituita, ad esempio, dal coniglio selvatico e da vari passeriformi.


Area attrezzata Renda-Aglisotto

Rimanendo sempre tra le Riserve Naturali del palermitano, possiamo apprezzare l’area attrezzata Renda-Aglisotto. Questa è il frutto di un rimboschimento di pini mediterranei, delle canarie e neri, cipressi, lecci e aceri. A questa, si aggiunge l’area attrezzata Monte Gradara. Offre un itinerario di circa tre chilometri di paesaggi alto montani. nonché un bosco costituito principalmente da pini e cipressi. Un’altra oasi verde palermitana è rappresentata dall’area boschiva di Montagna Longa – Santa Venera. E’ un’oasi ricca di pini e fornita di un’area attrezzata posta su di una zona pianeggiante.


Piano Zucchi

Infine, ricordiamo l’area attrezzata palermitana all’interno delle Madonie, situata, esattamente, nella zona di Piano Zucchi. Tutta l’area è ricca di pini neri, cipressi, lecci, roverelle e aceri. E’ frequentata in inverno dagli amanti della neve e in estate dagli amanti di oasi verdi.

Riserva naturale orientata di Capo Rama

Riserva naturale di Capo Rama

Una menzione particolare merita anche la riserva naturale orientata di Capo Rama a Terrasini, in provincia di Palermo, che insiste su un’area di 57 ettari all’interno di una zona speciale di conservazione.
È un territorio molto suggestivo, a strapiombo su mare, con un’antica torre di avvistamento e oltre 5 ettari di macchia a palma nana. Periodicamente il WWF, che presidia la riserva, organizza eventi con lo scopo di avvicinare le persone al territorio. Le altissime rocce della scogliera si stima che risalgano a circa 200 milioni di anni fa e sono ricche di fossili. L’intera riserva si trova lungo rotte migratorie e, nella giusta stagione, è facile assistere al passaggio di diverse specie di volatili, inclusi rapaci.

La scogliera di Calarossa a Terrasini

La scogliera di Calarossa

Sempre in territorio di Terrasini, tra la riserva di Capo Rama e il paese, non può passare inosservata la bellissima scogliera di Calarossa, i cui colori, stratificati nei secoli, costituiscono un vero spettacolo della natura. Durante le ore del giorno, a seconda dell’incidenza dei raggi solari, cambiano le sfumature di colore e vi potrete sbizzarrire a scattare tantissime foto.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.