In occasione delle celebrazioni del 4 Novembre 2023, un’opera d’Arte del siciliano Francesco Guadagnuolo, per ricordare l’impresa eroica dei Mille di Giuseppe Garibaldi.
La scelta delle opere dell’artista è centrata sul tema dell’Unità d’Italia, la storia dell’Italia si fa momento di pensiero e riflessione, per mostrare come un’azione artistica – intellettuale è occasione di dialogo, per parlare di responsabilità e di unione civica. Questa giornata si propone rievocare, tutte le persone che hanno offerto in sacrificio la propria vita per un ideale di Patria e dedizione alla responsabilità: meriti inalterati, per i militari di una volta e di adesso.
La memoria della battaglia
La pittura di storia, ha come tema la narrazione della vita di Nazioni, popoli e uomini illustri, così Guadagnuolo presenta l’opera: “In memoria della battaglia del Ponte dell’Ammiraglio a Palermo”, circa settant’anni dopo Renato Guttuso con il suo dipinto: “Battaglia di Ponte dell’Ammiraglio” che affronta principalmente il tema del regionalismo, miti d’origine, idee politiche, con adesione delle sembianze di taluni combattenti, con i volti dello stesso Guttuso e dei suoi amici partigiani, un’espressione passionale, alimentata dal suo Realismo sociale.
Mentre l’opera di Guadagnuolo, anche se riprende il genere storico civile, lo fa come momento di pensiero e di riflessione, un atto di amore per la nostra Nazione, ripercorrendo fatti, ricordi, nomi di patrioti, poeti, artisti, non priva di sofferenza, ma sempre di vero affetto verso l’Italia e di essere italiani e lo fa con un transrealismo memore di rievocazioni.
Guadagnuolo e Guttuso
L’opera di Guttuso è un concitamento violento della battaglia fra soldati morti e feriti, mentre per Guadagnuolo il luogo del conflitto si sviluppa in uno scenario tranquillo privo dell’atto di guerra, dove appare soprattutto l’imponenza del Ponte dell’Ammiraglio, oggi tra i monumenti protetti dall’Unesco. La coesistenza dello scenario fa percepire il paesaggio come probabilmente era a quel tempo con alcuni fabbricati delineati sulla destra. L’opera vive di stati d’animo coadiuvando alla propria interiorità.
Guadagnuolo racconta: “Mi trovavo a Palermo, volli andare a vedere il Ponte dell’Ammiraglio, era un pomeriggio autunnale. Il sole stava per calare, illuminava appena il ponte, con una luce che dava un biancore lieve, quasi metafisica, ebbi allora l’impressione di vedere gli spiriti dei soldati in un cielo crepuscolare aranciato e nuvole che lo scurivano. Si percepiva un mutismo lamentoso, immaginando lo scorrere del fiume, in un’insolita calma di turbamento. É così che oggi, ricordandomi quel momento, ho voluto dare lo stesso stato d’animo vissuto allora, dipingendo il ponte della battaglia liberatoria”.
Il rosso colore simbolo
Guadagnuolo porta in risalto il rosso delle uniformi dei garibaldini e degli oggetti a loro appartenuti: cornetta, sciabola, berretto, pistola, lettera nella parte alta, come un’apparire e sparire sono le anime che aleggiano in un cielo all’imbrunire dai colori ocra, giallo e arancio, mentre sulla destra tonalità di grigi e azzurro creano chiaroscuri che, evocano dolori provati da tragedie enormi le quali hanno impresso il corso degli eventi. Ugualmente il fiume mostra tonalità di colore rosso, simbolo del sangue versato in battaglia per la liberazione dell’Italia. A sinistra, l’apparire di un cavallo che esce dal paesaggio, una visione evocativa importante per la battaglia. Complessivamente il paesaggio è di toni scuri e, il chiarore del Ponte in primo piano, evidenzia una peculiare ricerca tonale di speranza, priva di dramma.
Il dipinto è di sagoma rettangolare e il taglio orizzontale, ha la finalità di consentire alla simbologia del Ponte tutta la sua bellezza che diventa protagonista dell’ambientazione storica.