La quinta giornata dell’Efebo d’Oro – Premio Internazionale di Cinema e Narrativa prende il via alle ore 16.00 con la proiezione diCercando Valentinadi Giancarlo Soldi (Italia 2019, 76’). La biografia di Guido Crepax, celebre fumettista italiano consacratosi negli anni Sessanta e scomparso nel 2003, avrebbe potuto prendere le mosse dalla vita artistica del padre, primo violoncello alla Scala, oppure dal suo successo di grafico, premiato con la Palma d’Oro per la pubblicità.
Cercando Valentina
Cercando Valentina, invece, ce lo racconta attraverso il suo personaggio più celebre, quella Valentina inizialmente relegataa un ruolo secondario e diventata, nel corso degli anni, vera icona di mistero, seduzione, fantasia ed erotismo. Una Louise Brooks tratteggiata attraverso il fascino dei dettagli, la scomposizione del disegno, la focalizzazione su un particolare che diventa rivelazione di uno stato d’animo. Dalla creatura (Valentina) si procede al disvelamento dei sogni e delle ossessioni del creatore Crepax.
Isaac
Segue alle ore 18.30 Isaac (Lituania 2019, 140’), film accantivante e ricco di sorprese dell’emergente Jurgis Matulevičius che affronta il tema del senso di colpa post bellico, dei traumi della guerra e dell’esperienze dell’esilio. Nel 1941, un uomo lituano uccide il suo vicino ebreo, Isaac, nel famigerato massacro del garage di Lietukis, uno dei primi atti dell’Olocausto compiuti non dai tedeschi ma dai lituani. Venticinque anni dopo, nella Lituania sovietica, il regista Gediminas Gutauskas torna dagli Stati Uniti con una nuova sceneggiatura per un film che ritrae, nei dettagli, il massacro del garage di Lietukis e descrive un avvenimento particolare: l’uccisione dell’ebreo Isaac. La sceneggiatura viene successivamente portata all’attenzione del KGB il quale comincia ad indagare.
Suk Suk
Alle ore 21.00 si presenta Suk Suk di Ray Yeung (Hong Kong, Cina 2019, 92′). Pak è un tassista, Hoi un pensionato che trascorre gran parte delle sue giornate in un parco. È qui che casualmente si incontrano. Ad accomunarli, oltre all’età (entrambi sono settantenni), è il segreto dell’omosessualità. Sulle spalle di entrambi il peso e la responsabilità della famiglia che Hai, padre single, ha dovuto gestire da solo. Al crepuscolo della vita i due protagonisti sperimentano qualcosa di cui, nonostante le difficoltà, non possono fare a meno: un amore sincero, delicato, incondizionato. Presentato all’ultima Berlinale, Suk Suk si è aggiudicato numerosi premi e riconoscimenti in giro per il mondo. Non è il primo lavoro a tema LGBT per Yeung ma ha comunque un primato essendo il primo caso di lungometraggio in lingua cinese a trattare la tematica dell’amore omosessuale in età avanzata.
Ada Tullo
Ufficio Stampa