Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Voucher lavoro: opportunità o sfruttamento?

Sui voucher lavoro non si placano le polemiche ed entro il 2017 si terrà il referendum abrogativo con un quesito proposto dalla Cgil...

di Clara Di Palermo

Sui voucher lavoro non si placano le polemiche ed entro il 2017 si terrà il referendum abrogativo con un quesito proposto dalla Cgil. Abbiamo ascoltato le opinioni di sindacati e lavoratori

 

di  Clara Di Palermo

I voucher lavoro rompono qualsiasi forma di solidarietà tra le generazioni, disturbano un  equilibrio sociale. Prima il sistema prevedeva che chi lavorava contribuiva a pagare le pensioni dei pensionati….oggi, tutti coloro i quali lavorano solo con i voucher, che tipo di contributo potranno versare all’INPS?”.Cgl
La considerazione è di Mario Ridulfo, della segreteria Cgil Palermo, che aggiunge: “si è passati da un uso che doveva essere limitato ad alcune tipologie di lavoratori, a un utilizzo smisurato in tutti i settori. E’ una distorsione del concetto iniziale del voucher che rispondeva a un utilizzo temporaneo. Il lavoratore, che è la parte più debole, pur di lavorare, sperando magari in un’assunzione, subisce negando a sé stesso qualsiasi diritto”.
Perché, ci dice Ridulfo, troppo spesso accade che un lavoratore che deve essere avviato al lavoro, venga inserito con i voucher che coprono solo una parte delle ore lavorate, dietro si nasconde il lavoro nero.
Ma la questione non è limitata ai diritti negati dei lavoratori, perché in alcuni settori esiste un problema di sicurezza, come nell’edilizia dove gli adempimenti legati alla sicurezza sul posto di lavoro sono tanti e tali per cui l’inquadramento è necessario.
Ma non è sempre così, tant’è che anche in questo settore si ricorre ai voucher “che non diciamo che non debbano esistere completamente – aggiunge Ridulfo – ma dovrebbero essere utilizzati solo per pensionati o studenti e, comunque, non dovrebbero dare spazio a sfruttamento di alcun tipo”.
“Un dato che abbiamo riscontrato – conclude Ridulfo – è quello che evidenzia come la maggior parte dei voucher siano utilizzati per le donne”. L’anello più debole della catena lavorativa, quello dove, ancora oggi, si registra il maggior numero di violazioni e negazioni di diritti.
Anche secondo la Cisl i voucher vanno aboliti, essenzialmente in edilizia e agricoltura.

Il segretario generale regionale Cisl, Mimmo Milazzo, sostiene che in questi settori, “i voucher hanno tradito le aspettative iniziali del legislatore: dovevano regolarizzare il lavoro sommerso, troppo spesso hanno sommerso il lavoro regolare”.
Pertanto, per queste attività il buono-lavoro va abolito senza pensarci due volte. Insomma, per la Cisl “l’esplosione dei voucher nasconde abusi”. E la tracciabilità che “era stata data come unica risposta dal ministero del Lavoro, da sola non risolve il problema”. Pertanto, è assolutamente necessaria una stretta – insiste Milazzo – sottolineando che “l’intervento però non deve consistere nell’abrogazione dello strumento, cosa che riporterebbe al nero tutta una serie di lavoretti”. Piuttosto, l’impiego dei voucher deve essere limitato “alle sole attività effettivamente occasionali, eventualmente individuabili con la contrattazione collettiva”.Manifestazione_CISL
Ma cosa ne pensano i lavoratori? Abbiamo incontrato una certa ritrosia a parlare della questione, chi lo ha fatto ha voluto che non venisse riportato il nome vero, per timore delle reazioni del datore di lavoro, come Marina (il nome è di fantasia), 28 anni, laureata, che dopo 4 anni di contratti a termine non continuativi presso un’azienda, qualche tempo dopo la scadenza dell’ultimo contratto viene richiamata e si vede proporre di lavorare con i voucher lavoro.
“Si trattava di un lavoro di ufficio e anche con delle responsabilità – ci confida -. Mi fu detto che avrei anche dovuto evitare di essere presente ogni giorno in azienda, ma avevo comunque l’obbligo di ultimare tutto il lavoro che mi veniva affidato. Ho accettato inizialmente perché non avevo alternative. Poi  la rabbia per non aver riconosciuta la mia preparazione e la mia professionalità, ma vederle semmai calpestate, mi ha  spinta a presentare il mio curriculum in più aziende e adesso, già da due mesi, li ho mollati e ho accettato un lavoro che mi soddisfa e per il quale sono adeguatamente valorizzata”.

In questo caso il rischio di sfruttamento ha fatto sì che Marina trasformasse ciò in opportunità, ma non tutti hanno questa forza. Troppi, purtroppo, restano schiacciati dalla mancanza di occasioni del mondo del lavoro di oggi.

http://inchiestasicilia.com/2017/02/22/qual-e-oggi-il-ruolo-del-sindacato/

http://inchiestasicilia.com/2017/02/22/i-voucher-lavoro-tra-uso-e-abuso/

 

 

 

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