Voglia di cinema! I consigli di Massimo Arciresi
Manchester by the Sea (id., USA, 2016) di Kenneth Lonergan con Casey Affleck, Lucas Hedges, Michelle Williams, Kyle Chandler
Co-autore (troppo) quotato dei copioni di commediole con De Niro (nonché del sovraccarico Gangs of New York), Lonergan si è anche scritto da solo i tre film da lui diretti in 16 anni, che poi sono i suoi lavori migliori. Così, dopo l’amaro Conta su di me e l’invisibile Margaret, rieccolo dietro la macchina da presa di quest’ovattato (o meglio innevato) dramma familista, dove il custode di un condominio di Boston (un Affleck mirabilmente “imploso”) è richiamato nella cittadina natia del titolo per l’improvvisa (ma non inattesa) morte del fratello. Questi ha disposto che gli si affidi il figlio minorenne (un adolescente insofferente impersonato benissimo da Hedges). Il passato dello zio, però, morde… Struttura a flashback capace di lacerare lo spettatore, all’improvviso. Nel buon cast Williams, Mol, Broderick.
Oppure
Moonlight (id., USA, 2016) di Barry Jenkins con Trevante Rhodes, Mahershala Ali, Naomie Harris, Janelle Monáe
Gode di una risonanza eccessiva l’opera seconda di Jenkins. Alcuni dialoghi aspirano al lirismo popolare ma finiscono per suonare finti. Per contro, il resto è pregevole. Ciò che gli impazienti scambieranno per lentezza è invece una distribuzione avveduta delle pause, a illustrare vuoti esistenziali e umanissimi, realistici momenti di riflessione. Il film si sofferma su tre fasi della vita di Chiron (interpretato nell’ordine da Alex Hibbert, Ashton Sanders e Trevante Rhodes), ragazzo nero emarginato cresciuto a Miami (tra cattivi maestri, consanguinei e non), che prende coscienza della propria omosessualità.
Voglia di cinema! – La frase della settimana
«Le tue dita per ballare devono essere flessibili come salici e dure come la roccia.» L’ex-étoile infortunata Odette (doppiata in italiano da Eleonora Abbagnato) addestra la volenterosa Félicie, che sogna di danzare all’Opéra di Parigi nel cartoon digitale ambientato alla fine dell’Ottocento – tra fondali stupendi e caratteri non troppo convincenti – Ballerina (Leap!, Francia/Canada, 2016) di Eric Summer, Éric Warin.