Cantante, personaggio televisivo, regista teatrale, showman, attore, doppiatore italiano… Giovanni Calone, in arte Massimo Ranieri, è probabilmente tra gli artisti più stimati di sempre e il concerto tenutosi lo scorso 13 marzo presso il Teatro Metropolitan di Catania ne è stata l’ennesima dimostrazione
di Elèna Vitrano
Malia, parte seconda: la magica avventura del Jazz continua
Con la sua voce tanto intensa quanto elegante, lui e la band stellare composta da Enrico Rava (tromba e flicorno), Stefano Di Battista (sax alto e sax soprano), Rita Marcotulli (pianoforte), Riccardo Fioravanti (contrabbasso) e Stefano Bagnoli (batteria) hanno portato sul palco la canzone napoletana in chiave jazz. Malia, parte seconda è infatti l’ultimo album del noto “cantattore” ed è a tutti gli effetti “un omaggio un po’ nostalgico a Napoli, amata città natale, da cui si parte per poi ritornare, ma anche un inno all’eredità lasciata da personaggi come Roberto Murolo, Renato Carosone, Sergio Bruni e Totò”. L’artista partenopeo ha inoltre raccontato:
“Ho iniziato questa avventura quasi per scommessa, continuando nel percorso di rilettura del pianeta cantaNapoli intrapreso con Mauro Pagani. Perché è bello, alla mia età, sentirsi di nuovo un debuttante e poi, piano piano, fare sul serio.“
In un emozionante viaggio nel tempo, il pubblico ha così potuto godere in un’inedita versione jazz di alcuni grandi classici degli anni ’50 e ’60, tra cui Strada nfosa, Luna Rossa o ancora l’indimenticabile Torero (
Malia, parte seconda rappresenta il secondo capitolo di un’avventura cominciata nel 2015, quando venne pubblicato Malia – Napoli 1950-1960 ed è la continuazione di un “cammino” magico fatto di eros, notti e di lune, di melodie nate e vissute nell‘intimità dei night o dei piano bar, e ormai divenute universali. Note frizzanti, eleganza e originalità sono i tratti distintivi di quest’ultimo progetto, prodotto da Mauro Pagani e su cui Massimo Ranieri aggiunge: “Essendo stato il primo album un’esperienza nuova, ora canto in maniera diversa. Un po’ verso Tony Bennett, con le dovute differenze. Tutto questo mi diverte da morire. Zazà, Musetto, Tammuri
In Malia, parte seconda ci sono omaggi più o meno legati al suo pantheon verace personale e che rievocano una Napoli che cantava e incantava; tra questi anche Tammuriata Nera, Malafemmena, Musetto, Indifferentemente, Vieneme ‘N Suonno e Che T’Aggia dì (unica eccezione del disco, in quanto un chiaro omaggio al Che T’Aggia dì di Mina e Celentano, del 1998).
Ed è proprio grazie a questi e altri brani, all’indiscussa eleganza di Massimo Ranieri e del suo favoloso gruppo di veri e propri maestri del Jazz, che al Metropolitan di Catania, per la rassegna PuntoecapoLive, si è vissuta una sorprendente avventura musicale, all’insegna degli anni d’oro della canzone napoletana, ammaliante e incantevole, e impreziosita dalle magiche note del jazz.