Week-end pasquale intenso per le forze dell’ordine e i volontari siciliani che hanno soccorso più di 8000 persone. I centri di accoglienza gridano aiuto. Parlano i volontari presenti ai soccorsi per il boom di sbarchi
di Giuseppe Patti
Boom di arrivi in Sicilia nel week-end pasquale. Sono circa 8.300 i migranti salpati dalle coste libiche in questo breve frangente di settimana, raggiungendo il totale – secondo quanto riporta Frontex – di 24 mila 250 migranti dall’inizio di quest’anno. E’ boom di sbarchi. Tra i nuovi arrivati, in numero nettamente maggiore sono i profughi provenienti da Bangladesh, Nigeria e Guinea. Numerosi i minori non accompagnati, sebbene per il momento sia incerto il numero.
Un incremento del 30 per cento rispetto al 2016, e l’Europa avverte: “potremmo arrivare a 400.000”, mentre il sistema di accoglienza è al tracollo: tutti i centri sono pieni, soprattutto quelli siciliani. Gli 8.000, infatti, sono già stati diretti verso diverse località, sebbene tra queste siano per la maggiore siciliane: Catania, Messina, Porto Empedocle, Ragusa, Lampedusa e Palermo.
Proprio a Palermo la nave cargo panamense Tuna 1 ha trasferito 477 migranti, quasi tutti di origine subsahariana. Ad accoglierli sul molo, sin dalle prime luci dell’alba, gli uomini della Protezione Civile comunale e regionale, i volontari della Croce rossa e il team dell’Asp con i mediatori culturali, pronti per le operazioni di triage; e ancora, la Caritas Diocesana, il Sindaco e l’Assessore alle ‘attività sociali’ Agnese Ciulla. Quest’ultima, ha già effettuato una prima ricognizione del territorio palermitano, dove i posti disponibili per l’accoglienza straordinaria sarebbero appena 500. Il Comune e il Viminale sono già in azione per eventuali contromosse, anche se la sfida comincia a essere davvero ardua.
Dall’altra parte, nella Sicilia Orientale, Enzo Bianco, sindaco di Catania, è soddisfatto dell’operato dei suoi concittadini. “Una Pasquetta all’insegna della vera solidarietà e di lavoro per tanti – fa sapere tramite il suo profilo Facebook, e aggiunge – sono orgoglioso del senso civico di Catania, ma il flusso sta diventando inarrestabile”. Dalla nave Rhein della Marina Tedesca sono sbarcati nel Porto di Catania 1300 persone. Prevalentemente somali ed eritrei, tra cui molti bambini e tanti minori non accompagnati.
Anche a Porto Empedolce, nell’agrigentino, i volontari e le forze dell’ordine hanno avuto un bel da fare: – 451 migranti, 11 bambini e 7 donne in gravidanza – ci riferisce Giusy Sabella, volontaria della Croce Rossa di Sciacca e presente sul molo ad attendere la nave della Marina Militare Chimera – erano in situazioni davvero precarie – continua Sabella – scalzi, affamati e assetati. Frastornati dal viaggio, alcuni avevano anche la febbre. Sul posto abbiamo provveduto immediatamente a fornire scarpe, qualche indumento, cibo e acqua. Una volta trasferiti nella nostra sede, si è passati alle visite di controllo e all’identificazione. Alcuni di loro avevano anche delle ferite, forse a causa di torture, ma fortunatamente nulla di grave”.
Come Sabella, tantissimi altri sono stati impegnati in un fine settimana al mare, dedicato ai più deboli, e verrebbe spontanea la domanda: ma chi ve lo fa fare? – “Non è una forzatura – ribadisce ancora la volontaria del distretto di Sciacca – è un dovere morale, una chiamata verso il prossimo. Da volontario non puoi stare a guardare e non agire. Dovrebbe essere così per chiunque. Nel momento in cui arriva il messaggio di una richiesta di aiuto – continua – viene spontaneo assentire. Personalmente, il pensiero principale va alle donne e ai bambini, le vittime più vulnerabili di questi viaggi”. Nel Mediterraneo, intanto, si continua a morire tentando di raggiungere la ‘terra promessa’. Nel weekend di Pasqua sono stati recuperati anche 13 cadaveri, tra i quali quello di un bimbo di otto anni.
La Squadra Mobile di Ragusa, invece, ha già intercettato quattro scafisti: sarebbero stati alla guida delle imbarcazioni intercettate ieri nel Canale di Sicilia. I migranti soccorsi sono stati trasportati a Pozzallo (Ragusa) dalla nave Acquarius. Erano 516. A bordo il cadavere di un uomo ventenne. A sottolineare la necessità di un intervento da parte dell’Europa è stato ancora una volta il sindaco Enzo Bianco, che ha ribadito la necessità di una strategia vera a livello europeo.
Festa in grande solidarietà per i volontari siciliani, che ancora una volta danno sfoggio di illimitata umanità, non guardando in faccia nessuna festa, nessuna grigliata, in attesa, però, di un piano concreto di accoglienza. Un esempio per chi ancora sta a girarsi i pollici nelle Camere competenti, e che attende forse, qualche segno celeste.