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Shining: curiose “luccicanze” dietro la macchina da presa

di Redazione

“Il mattino ha l’oro in bocca.”  (Jack Torrance. Shining.) 

 

di  Daniela Giangravè

Sulla scia dell’horror d’autore dobbiamo menzionare il sofisticato film cerebrale di Stanley Kubrick, Shining, tratto dall’omonimo libro di Stephen King. Uscito nelle sale nel 1980, lo scrittore ebbe da ridire col regista dicendo che la pellicola si distaccava troppo dal libro nonostante lo slancio che diede alla sua notorietà. Kubrick di tutta risposta disse: “Non era poi un gran capolavoro.” È noto che il regista tormentasse King assillandolo di domande durante lunghe telefonate notturne ricercando dettagli e informazioni. O semplicemente per chiedergli nel bel mezzo della notte: “Tu credi in Dio?” È un capolavoro perché è tutto un crescere di tensione e stato ansiogeno che porta alla follia finale del protagonista. Una sorta di metafora della mente umana, il labirinto dell’inconscio umano e i misteri che si celano dietro, atmosfere allucinanti, sanguinose apparizioni e lo sguardo folle di Jack Nicholson ne vale tutta la pellicola. La produzione del film è stata travagliata, com’è tradizione per i film di Kubrick. shining
Sveliamo qualche retroscena.

  • La scena in cui Dick Halloran (Scatman Crothers) spiega a Danny cos’è lo shining è stata ripetuta la bellezza di 148 volte! Mai nella storia della cinema si è verificato una cosa simile.
  • Kubrick avrebbe voluto l’interprete di Incontri ravvicinati del terzo tipo, Carey Guffey, per il ruolo di Danny. È stato proprio il piccolo Danny Lloyd a usare spontaneamente il dito durante il provino e questo ha fatto sì che la scelta ricadesse su di lui. All’epoca aveva solo 7 anni e Kubrick e gli fece credere di lavorare ad un film drammatico. In alcune delle scene più impressionanti Lloyd non era presente sul set e al posto suo venne usato un manichino a grandezza naturale. Il giovane attore non vide la versione integrale del film fino all’età di 17 anni.
  • Per la prima volta è stata utilizzata la steadycam utilizzata direttamente da Garrett Brown, il suo inventore. Ha facilitato le riprese di soggetti in movimento come nel caso del piccolo Danny sul triciclo o nell’inseguimento finale all’interno del labirinto.
  • L’albergo sfruttato per le riprese esterne è il Timberline Lodge in Oregon che dalla ripresa aerea non presenta alcun labirinto esterno fatto di siepi. Gli interni sono stati ricostruiti tutti in studio, negli Elstree Studios britannici. Il labirinto, poi, sarebbe impossibile perché l’Overlook Hotel si trova a 2000 metri di altezza e quel tipo di pianta non potrebbe vivere. Nel romanzo in realtà non c’è un labirinto ma animali intagliati nelle siepi che all’improvviso prendono vita. Kubrick ha preferito il labirinto per risparmiare sugli effetti speciali. Venne costruito vicino agli Studios. Nonostante il labirinto non fosse quindi così grande come sembra nel film, molti membri della troupe si persero comunque al suo interno chiedendo aiuto col walkie-talkie. Il labirinto innevato era formato da 900 tonnellate di sale e polistirolo.
  • La luce esterna che sembra provenire dalle grandi finestre del salone è artificiale e riprodotta con 700.000 watt per ogni singola finestra. Lo studio prese addirittura fuoco.
  • Per costruire gli interni dell’albergo, Kubrick e il suo scenografo Roy Walker crearono come un puzzle di alberghi reali di tutta l’America. Molti fotografi andarono a fotografare sale, camere e corridoi in giro per il paese, e alla fine si scelsero le combinazioni preferite.
  • I proprietari del Timberline chiesero a Kubrick di usare il numero di una stanza inesistente temendo disagi con gli ospiti dell’hotel. Pertanto, la stanza 217 divenne 237. Tuttavia, molti clienti per assurdo volevano dormire proprio nella stanza 237 che non esisteva.shining-twins
  • Le gemelline Grady sono ispirate alla foto Identical Twins di Diane Arbus, una fotografa morta suicida per assunzione di barbiturici e taglio delle vene nella vasca da bagno. Kubrick avrebbe reso omaggio a lei con la famosa scena della stanza 237 quando una donna morta si erge dalla vasca da bagno nel momento in cui Jack la incontra.
  • Shelley Duvall, Wendy, non ha avuto infatti un rapporto facile col regista tanto che lui è arrivato ad affermare di perdere solo il suo tempo con l’attrice. La poveretta ebbe un esaurimento nervoso durante le riprese con disturbi fisici e perdita di capelli. Trascorse la maggior parte del tempo quasi sempre in solitudine senza stringere amicizia con nessuno. Sembrerebbe essere stata una tattica di Kubrick esasperarla realmente. All’interno del documentario Making the Shining realizzato da Vivian Kubrick, il regista dice chiaramente alla figlia di non socializzare con lei. E King accusò Kubrick di avere reso Wendy troppo stupida, ridicolizzandola poiché intenta solo ad urlare per tutta la durata del film.
  • Robin Williams e Robert De Niro erano stati candidati per la parte di Torrance. De Niro non era abbastanza psicopatico dopo aver visto il suo ruolo in Taxi Driver. Williams fu ritenuto troppo folle dopo averlo visto in Mork & Mindy. Si vocifera che anche Harrison Ford fosse stato preso in considerazione.
  • La scena del sangue è stata girata in sole tre riprese. Ma ci sono voluti nove giorni per creare l’effetto perché il regista, ogni volta che si aprivano le porte, diceva: “Non sembra affatto sangue”. Il rosso è il leitmotif del film.
  • Stephen King provò a convincere Kubrick a scegliere M. Moriarty e J. Voight per il ruolo di Jack perché a detta dello scrittore era molto più interessante osservare i cambiamenti causati dalla follia in un uomo dall’aspetto tranquillo.
  • Kubrick obbligò il cast a guardare Heraserhead, Rosemary’s Baby e L’Esorcista per una migliore interpretazione.
  • Ci sono stati così tanti cambiamenti nella sceneggiatura che alla fine Jack Nicholson leggeva solo le nuove pagine che riceveva giorno per giorno.
  • Per la scena in cui Jack sfonda la porta del bagno, il reparto oggetti di scena ha costruito una porta fragile. Tuttavia, Jack Nicholson aveva lavorato con i pompieri e l’ha fatta a pezzi facilmente. A questo punto si è deciso di costruire una porta più forte.
  • La foto che si vede alla fine del film è una vera foto del 1921: la testa di Jack Nicholson è stata praticamente inserita sul corpo di un altro uomo.

https://www.youtube.com/watch?v=wIf1Lnp02c8

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