Cinque esperti fotoamatori, appartenenti alla storica Associazione di Volontariato Imago, attiva da decine di anni nel settore artistico e culturale, sono gli autori dalla mostra collettiva presso la Real Fonderia della Cala, a Palermo
di Andrea di Napoli
Ciascuno dei cinque esperti ha selezionato dalla propria variegata produzione un numero di stampe sufficienti a individuare le tematiche, i generi e i soggetti preferiti, cioè quelli che potremmo definire “i feticci” attraverso i quali ogni artista riesce agevolmente a rappresentare la realtà e ad esprimere meglio il proprio modo di osservare il mondo circostante. Il rischio concreto è che queste fonti di ispirazione col tempo finiscano per diventare quasi delle perversioni maniacali, ma ai fotografi avveduti ed equilibrati sicuramente non accadrà di fossilizzarsi. L’unica scelta comune è stata quella di effettuare il progetto espositivo utilizzando il raffinato bianco e nero che richiede grande precisione e conferisce alle opere un forte fascino. Inoltre, tradizionalmente, nel campo delle arti figurative la rinuncia alle tentazioni policrome caratterizza la serietà e l’impegno autorale. Per il resto gli artisti in questione hanno dimostrato di essere estremamente versatili, tecnicamente capaci e pieni di fantasia. La qualità di tutto il materiale fotografico esposto risulta assolutamente apprezzabile.
Le immagini esposte da Salvo Cristaudo esplorano un universo abitato dalle ombre più o meno marcate, ma sempre evidenti su vari tipi di superfici e trascurano deliberatamente gli insignificanti corpi che le proiettano.
Il reportage di un viaggio lungo il “Cammino di Santiago” realizzato da Antonio Ferrante non si limita a mostrare i luoghi del famoso pellegrinaggio, ma fornisce anche una serie di preziose informazioni relative al tragitto, alla spiritualità ed ai viaggiatori.
L’obiettivo di Toti Clemente ha scrutato attraverso spazi, ringhiere e varie aperture rivelando agli osservatori una realtà “parallela” solo apparentemente uguale a quella che avremmo osservato senza i suoi originali scatti da un punto di vista quasi indiscreto.
Nel corso di tutte le cerimonie religiose ormai siamo abituati ad incontrare i fotografi, ma il rito della Luce durante il quale Vincenzo Montalbano ha realizzato un garbato reportage, pieno di simboli sottili e di intensi significati, costituisce una manifestazione inconsueta, celebrata in occasione del solstizio d’estate presso la “piramide” di Motta d’Affermo ed ispirata agli antichi culti pagani.
L’ultimo, ma non ultimo, dei fotografi, Gregorio Bertolini, ha sagacemente combinato i versi profondamente ispirati di una sua poesia e i “vagheggiati” paesaggi non convenzionali del mare, della costa e dell’antistante isolotto di Isola delle Femmine, riuscendo a creare una atmosfera misteriosa, ma al tempo stesso capace di comunicare calma e tranquillità.
Parole accostate ad immagini, perché dopotutto dietro ogni fotografia c’è una storia da raccontare.
“AutorImago in mostra”, collettiva fotografica di Gregorio Bertolini, Toti Clemente, Salvo Cristaudo, Antonio Ferrante e Vincenzo Montalbano, è stata inaugurata lo scorso 9 marzo con una presentazione animata dagli interventi del giornalista Nino Giaramidaro, del fotografo Giuseppe Cuttitta e di Vincenzo Cucco, Vice Presidente della “Associazione Culturale Enzo La Grua”, e resterà visitabile fino al 17 marzo 2018 presso la Real Fonderia alla Cala, in piazza della Fonderia a Palermo, tutti i giorni dalle ore 09.00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 19:00. L’ingresso è libero.