Sempre più spesso, l’inaugurazione si rivela l’occasione meno adatta per apprezzare le mostre d’arte. Così, come ammirare le opere esposte e tributare agli artisti un meritato omaggio con un applauso o una calorosa stretta di mano.
Fino a poco tempo fa, se ricevevo l’invito di un autore o del curatore di un evento artistico, facevo in modo di intervenire. Ritenevo, anche con la mia semplice presenza, di ricambiare la gentilezza di coloro che proponevano al pubblico i propri lavori creativi o il proprio originale allestimento.
Un meccanismo perverso attorno alle mostre
Ma, da qualche tempo, le presentazioni delle mostre d’arte sono diventate il pretesto per mettere in moto un meccanismo perverso. Meccanismo, che coinvolge personaggi improbabili in una sorta di show che molto poco ha a che fare con l’iniziativa artistica.
Il più delle volte, gli ingenui artisti non sono neanche al corrente dell’ignobile spettacolo che i sedicenti ‘conduttori’ e le stravaganti madrine, animati da un morboso protagonismo o, peggio, da interessi economici, intendono mettere in scena.
Dietro di loro si aggira, infatti, un’affollata ‘corte dei miracoli’ composta da pittori, attori, poeti e musicisti. Artisti che, se fossero davvero seri ed affermati, come dicono, non avrebbero bisogno di infiltrarsi spudoratamente in spazi non destinati a loro.
In realtà, sono pretesti per promuovere iniziative e manifestazioni che esulano dalla mostra alla quale si era inizialmente interessati e non vere mostre d’arte.
Il ruolo degli organizzatori schiaccia l’artista
Gli organizzatori e le autorità locali sono legittimati a prendere la parola, ma gli ospiti sfilano come in passerella. Così, si finisce per snaturare la produzione di un artista ed il significato dell’esposizione.
L’interesse per la ricerca formale, per la visione estetizzante e per l’abilità dimostrata dall’artista nei propri lavori, viene distolto inesorabilmente.
Le vere vittime? Le opere d’arte
Le opere, fotografie o dipinti che siano, realizzate con passione ed esposte con cura sono le vere vittime incolpevoli delle inopportune sceneggiate. Queste, infatti, vengono imposte ai visitatori e agli artisti, che spesso offrono anche un generoso buffet ai famelici sciacalli dell’Arte.
Senza fare riferimento a fatti particolari o a personaggi ben precisi, la tendenza a spettacolarizzare ogni situazione ormai è dilagante.
Ma le mostre sono ancora valide?
Per fortuna, però, le mostre risultano generalmente valide e i visitatori continuano ad apprezzarle.
Ritengo, comunque, che, piuttosto che trovarsi coinvolti in un teatrino di vanitosi esibizionisti con pochi scrupoli, sia preferibile visitare le mostre d’arte da soli. E, magari, in uno dei giorni successivi alla fatidica inaugurazione.
Testo e fotografie di Andrea di Napoli
Le fotografie dei visitatori di varie mostre sono di proprietà dell’autore