Un’icona, una leggenda non solo negli Stati Uniti d’America ma nel mondo. Un personaggio unico che il mondo ha celebrato in film e spettacoli, canzoni e musical e che per la prima volta andrà su un palcoscenico americano interpretato da una palermitana. Maritè Salatiello è Barbra Streisand in un one woman show dal titolo “The way I am”. L’attrice, classe ’85 che oggi vive a New York, ha sviluppato con la Susan Batson Studio, la scuola di recitazione di Nicole Kidman e Rihanna, uno spettacolo ispirato alla leggendaria e istrionica cantante, attrice e regista statunitense che andrà in scena a Times Square ed entro la fine dell’anno anche a Palermo.
Maritè Salatiello ha dedicato il suo ultimo anno professionale alla creazione del personaggio ispirato a Barbra Streisand. Lo show è stato prodotto in sinergia con Susan Batson, Carl Ford, Lil Malinich e Audrey Davenport.
“The way I am” è la storia di una ragazza che rompe le regole per trovare la sua strada attraverso la totale dedizione alla verità. Lo spettacolo comincia con Barbra adolescente nella sua stanza da letto a Flatbush, povero quartiere di Brooklyn. La giovane Streisand appartiene a una famiglia ebrea che vive in un ghetto americano con la madre.
Lo spettacolo ripercorre tutte le fasi della vita di questa star. Da una giovane Barbra in gravidanza a una donna che insegue la celebrità e la raggiunge con il successo di “Funny Girl” a Broadway. Una donna pronta a diventare una star del cinema e lottare contro le aspettative di una Hollywood che la vuole con il naso rifatto. Ma Barbra rimarrà fedele al suo obiettivo e non mollerà la sua battaglia contro cliché e superficialità. Avrà la reputazione di perfezionista e sarà apprezzata più come cantante che come attrice.
Una donna determinata a creare storie in cui crede, la Streisand ha scritto, prodotto e diretto i film Yentl, The Mirror has two faces e The Princes of Tides. La fama di leggenda arriva però grazie al lavoro duro che non hanno cancellato il lato più umano di una donna di successo. La sua vita privata infatti, insieme al desiderio di un padre andato via quando lei aveva solo 15 mesi, ci ricorda quanto lei sia umana.
Chi è Maritè Salatiello
Maritè Salatiello nasce a Palermo il 30 giugno del 1985. Comincia ad approcciare i primi passi con il mondo dello spettacolo entrando a far parte della “Compagnia della Danza” e lavorando come ballerina, attrice e cantante sul palco del teatro “Al Massimo” di Palermo. Lì ha partecipato ai musical “Notre Dame de Paris”, Chicago” e “Moulin Rouge” sotto la direzione artistica della ballerina e coreografa Giada Milazzo.
Maritè comincia a studiare recitazione per la primissima volta all’età di 16 anni con l’attore e regista palermitano Enzo Maria Ponte. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Roma, comincia a far parte di vari laboratori teatrali della capitale diretti dal celebre regista Abel Ferrara. Maritè prosegue i suoi studi guidata da una master acting coach in Italia come Gisella Burinato, ex moglie di Pier Giorgio Bellocchio al suo studio C.I.A.P.A., e da Michael Margotta attore americano celebre negli anni ‘80 e divenuto anche lui uno dei più grandi maestri di recitazione del Paese.
Ha preso parte anche a un workshop con Giancarlo Giannini sullo studio dei testi e dell’interpretazione di Shakespeare. A seguire Maritè entra a far parte della compagnia teatrale siciliana Ulysses diretta da Monica Cavatoi, regista catanese e fondatrice di Deva Teatri, compagnia di produzione teatrale. Un’esperienza che le insegna e la forma sul teatro corporale, basato sull’improvvisazione e non sul testo. Dalle improvvisazioni nascono alcuni spettacoli che vanno in scena al Teatro Libero di Palermo.
Maritè continua così il suo percorso di studio a New York presso l’acting studio in Times Square di Susan Batson, acting coach di artisti come Nicole Kidman, Oprah Winfrey, Laverne Cox, Rihanna e Juliette Binoche. Maritè viene ammessa al programma di studio intensivo di un anno al termine del quale viene selezionata per lavorare proprio con Susan Batson sul personaggio di Barbra Streisand e al relativo show,
Molteplici esperienze
Durante la quarantena imposta dall’emergenza sanitaria mondiale da Covid-19, Maritè ha scritto e girato un horror short movie intitolato “Quarantine” che è stato selezionato da New York Movie Awards e Vesuvius International Monthly Film Fest ed è stato finalista all’IndieX FilmFest come best actress, all’Independent Shorts Awards come best female first time director e al Prague International Film Festival come best short movie.
Sul grande schermo è stata protagonista di una serie di film tra cui “Un altro mondo” di Silvio Muccino, “Dalida” di Liza Azuelos, “Non c’è campo” di Manfredi Russo, “Headache” di Fabien Du fils, “Let granpa into heaven” di Lana Bolycheva, “The undercurrent” di Bethany Yeap e “Educate the monster” di Antony Merino. Tra i cortometraggi “36 hours in New York” di Alberto Fabbretti e tra i video musicali “Glitch cake”, dell’omonimo gruppo musicale di Brooklyn.