Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

A Palermo niente scuole chiuse

Scuole chiuse sì o scuole chiuse no. A poche ore dall'annuncio di voler fermare la scuola dell'obbligo, il Sindaco annuncia che non firmerà l'ordinanza. Le reazioni della politica

di Redazione

Niente scuole chiuse a Palermo per il momento. Lo ha comunicato
il sindaco Leoluca Orlando. E’ sospesa, quindi, la firma dell’ordinanza
che il primo cittadino aveva annunciato giovedì di voler firmare, in
relazione al preoccupante aumento dei contagi da Covid 19 a Palermo.

Orlando ha ricordato innanzitutto che ha già adottato tutti i
provvedimenti di sua competenza, con lo smart working di massa al
Comune, l’ordinanza sul divieto di stazionamento e il richiamo ai
concessionari dei mercati al massimo rispetto delle norme di sicurezza
e prevenzione.

Il sindaco ha, poi, reso noto il dato che vede un costante aumento dei
decessi a Palermo in rapporto alla media degli anni scorsi (oltre il
25% in più nella seconda metà di ottobre) “a conferma della
correttezza della preoccupazione che stiamo esprimendo per la tenuta
delle condizioni di sicurezza per la popolazione, anche in rapporto al
sistema sanitario”.

Rispetto all’annunciata chiusura delle scuole, il sindaco ha
comunicato di avere parlato a lungo con i ministri della Salute e
della Scuola, Roberto Speranza e Lucia Azzolina, e con il presidente
della Regione Siciliana Nello Musumeci, dai quali ha “avuto
rassicurazioni sull’aumento dell’attenzione alla situazione della
scuola in Sicilia, con l’incremento dei controlli e dello screening”.
Analogamente, dal presidente Musumeci è stata data assicurazione che
“già da questo fine settimana non ci sarà in Sicilia alcuna deroga al
DPCM e, pertanto, saranno vigenti già da domani le limitazioni alle
attività commerciali nei giorni festivi e prefestivi”.

Rassicurato circa la costante trasmissione di dati accurati sui
contagi e sulla situazione degli ospedali, il sindaco ha, quindi,
confermato di aver sospeso la firma, “pronto però ad emettere ogni
utile ordinanza nel caso in cui dovessi riscontrare una
sottovalutazione della situazione”.

E, come era prevedibile, questo “chiusura sì, chiusura no” ha scatenato reazioni differenti a livello politico.

Sinistra Comune

“La marcia indietro del sindaco è una buona notizia e riconosce valore
al mondo della scuola che con grande rigore e senso di responsabilità
ha applicato tutte le misure di sicurezza previste. Un plauso ai
dirigenti scolastici, ai docenti, ai collaboratori scolastici e alle
alunne e agli alunni. Se il dato di contagio dentro gli istituti è
così basso va dato merito a chi sta lavorando con abnegazione,
riuscendo a garantire diritto alla salute e diritto all’istruzione.
Contro la pandemia occorre  reinvestire nella sanità rafforzando i
presidi sanitari e servizi essenziali come la scuola. Le misure
assunte in tutti questi mesi per contrastare  la pandemia avranno
conseguenze drammatiche sulla formazione e lo sviluppo di ragazzi e
ragazze.
Sarebbe stato illogico adottare un provvedimento di chiusura
generalizzata delle scuole: l’annuncio aveva gettato nello sconforto
migliaia di concittadini palermitani. Ha prevalso il sentimento della
scuola palermitana.
Adesso la Regione provveda, come chiesto da Orlando, ad uno screening
generalizzato che coinvolga docenti, alunni e famiglie. Solo così si
potranno rendere efficaci le azioni di tracciamento e prevenzione
necessarie ad abbassare il livello dei contagi”.
Lo dichiarano i consiglieri comunali di Sinistra Comune Barbara Evola,
Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno.

Igor Gelarda, Lega

La Lega

“È assurdo che il sindaco della quinta città d’Italia annunci la
chiusura delle scuole dell’obbligo e dopo meno di dodici ore annunci
che non le chiuderà più perché ha ricevuto delle rassicurazioni dal
ministro e dal presidente della Regione. Rassicurazioni che,
immaginiamo, avrebbe potuto ottenere anche senza fare proclami di
chiusura. In questo modo sta soltanto mettendo ulteriore confusione e
preoccupazione nella mente dei palermitani, che già preoccupati lo
sono di loro, per la situazione che stanno vivendo. È evidente che
Orlando è politicamente confuso, non riesce a gestire questa emergenza
e deve farsi da parte. Qualcuno dei suoi deve dirglielo per il bene
suo e di tutta la città di Palermo. Magari potrebbero suggerirglielo
proprio quei consiglieri comunali che, qualche settimana fa, non hanno
votato la sua sfiducia e non hanno permesso alla città di liberarsi
politicamente di lui”.
Lo dichiara il consigliere comunale, capogruppo della Lega a Palazzo
delle Aquile, Igor Gelarda.

La Commissione comunale Pubblica Istruzione

“Il dialogo istituzionale con il presidente della Regione e i ministri
della Salute e della Scuola che ha portato il Sindaco a sospendere la
decisione di chiudere le scuole del primo ciclo ci sembra la strada
corretta per prendere decisioni ponderate e chiare. I cittadini,
piccoli e grandi, hanno bisogno più che mai in questo momento di poche
indicazioni univoche e rigorose e di concordia istituzionale. Il
sindaco ha chiesto che vengano finalmente effettuati tamponi di massa
per gli operatori della scuola e gli alunni, oltre che una
intensificazione dei controlli davanti alle scuole per evitare gli
assembramenti delle famiglie. E’ il momento davvero che ognuno faccia
la propria parte, responsabilmente, per meritarci la scuola aperta e
per non fare pagare il fio della pandemia ai più piccoli e ai più
fragili. Auspichiamo, concludono i consiglieri, che la cittadinanza
sappia cogliere tale opportunità, assumendosi appunto la
responsabilità in prima persona di attuare comportamenti corretti, e
che le Istituzioni possano potenziare il sistema sanitario e i sistemi
di controllo e tracciamento, non ponendo in dolorosa e iniqua
alternativa il diritto alla salute con quello allo studio”.
Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali Bertolino,
Caputo, Chinnici, Lo Monaco e Mattaliano, componenti della Commissione
Pubblica Istruzione del Comune.

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