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Cultural Brand Award: premiato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando

Al Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il “Cultural Brand Awards”, premio alla carriera sul fronte della lotta alla mafia e al razzismo, e il “North-South Council of Europe2020” per un impegno politico e personale che favorisce il passaggio dalla migrazione come sofferenza alla mobilità come diritto umano fondamentale

di Redazione

Il Cultural Brand Award arriva a Palermo. La cultura innovativa, anche quella che consente di tenere aperta la mente e sviluppare politiche che diano il via a un nuovo umanesimo alternativo agli egoismi. In sintesi, ma molto in sintesi, il senso di un percorso di vita e di impegno civile che ha come protagonista il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, al quale in questi giorni sono stati assegnati due premi internazionali. Intanto il primo cittadino di Palermo è l’unico sindaco italiano nella rosa dei premiati dell’edizione 2020 dei “Cultural Brand Awards”, dedicati ai progetti culturali più innovativi in tutta Europa.

Nel corso di una cerimonia in streaming, tenuta nella sala concerti e Galleria d’arte contemporanea “Nikolaisaal” di Potsdam, vicino Berlino, sono stati presentati i vincitori degli Awards, istituiti nel 2006 e arrivati alla 15ma edizione, pensati per premiare anche le idee di marketing innovative nel settore della cultura. In tutto 112 le candidature per le otto categorie, provenienti da Paesi, istituzioni e individui attivi nella scena culturale di tutta Europa.

Un premio all’impegno su molti fronti

Il premio alla carriera assegnato al sindaco Orlando rende merito alle iniziative culturali da lui sviluppate sul fronte della lotta alla mafia e al razzismo, ma anche alla sua politica sui rifugiati. «Ha rinvigorito la cultura urbana a Palermo – si legge nelle motivazioni – avviando programmi ambiziosi per salvare i quartieri degradati».

A vincere il premio di European Cultural Brand of the Year 2020 è stata la EUYO – European Union Youth Orchestra, composta da giovani musicisti europei provenienti da tutte le nazioni dell’Unione Europea

European Cultural Managers of the Year 2020 sono state nominate le storiche d’arte afro-tedesche Yvette Mutumba e Julia Grosse, co-fondatrici delle piattaforme C & – Contemporary And e C & AL – Contemporary And America Latina per essere riuscite a «rendere accessibili contenuti altamente complessi d’arte contemporanea tramite autori provenienti dall’Africa, dal Sud America e dalla diaspora globale».

Si sta svolgendo in queste ore il “Premio North-South Council of Europe2020”, in programma dall’1 al 3 dicembre nell’ambito  del  “Lisbon Forum 2020”. Assegnato ogni anno a chi si contraddistingue per azioni in difesa dei diritti umani e della democrazia pluralista e che, proprio per questo, vanno a rafforzare la solidarietà in un mondo di crescente interdipendenza delle persone, il prestigioso riconoscimento quest’anno è andato al Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, “per avere creato nel 2015 “Palermo Charter“, volto a difendere il diritto alla mobilità internazionale, e la “Consulta delle Culture“, una commissione composta da membri eletti dai migranti per dare loro una voce nelle scelte politiche”.

Orlando: “Lieto del premio”

«Sono molto lieto di ricevere questo premio che riconosce il mio impegno politico e personale – si legge nella lettera che il primo cittadino del capoluogo siciliano ha inviato personalmente al presidente del Parlamento portoghese, Eduardo Ferro Rodrigues – a favore dell’integrazione dei migranti, del rafforzamento dei diritti umani e dello stato di diritto a livello locale. Il Comune di Palermo, che guido da anni, e io stesso come Sindaco, siamo entrambi impegnati in un’azione politico-culturale che mira all’affermazione di un nuovo umanesimo sulla base del motto “Io sono una persona, noi siamo una comunità “. Un nuovo umanesimo alternativo agli egoismi dell’ ‘”Io sono individuo” e all’appartenenza soffocante di “Siamo un gruppo”. In questo contesto assume primaria importanza la diffusione della cultura dell’accoglienza, al fine di favorire il passaggio dalla migrazione come sofferenza alla mobilità transnazionale come diritto umano fondamentale».

Il Forum di Lisbona è una piattaforma distintiva per il dialogo tra i responsabili politici, gli accademici e attivisti su questioni relative al globale. Quest’anno, in modo particolare, è anche il punto di arrivo della campagna pubblica "One World, Our World: #SolidAction” che, da aprile 2020, ha chiesto e dato visibilità alla mobilitazione collettiva per la solidarietà contro le disuguaglianze
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