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7 aprile: Giornata internazionale della salute

7 aprile. Iniziative didattiche per la Giornata internazionale della salute 2021 promosse dal Cnddu

di CNDDU

Giornata internazionale della salute. Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani in occasione della Giornata mondiale della salute invita tutti ad una profonda riflessione sul concetto di salute. Ma anche sui principali argomenti che riguardano la salute pubblica. Il 7 aprile del 1948 si è tenuta la prima Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Salute con lo scopo di promuovere, attraverso la risoluzione WHA/A.2/Res.35, la sensibilizzazione sanitaria mondiale.

La storia della Giornata internazionale della salute

Dal 1950, ogni 7 aprile, si commemora la Giornata internazionale della salute che segna l’anniversario della fondazione dell’OMS. Il 7 aprile diventa, quindi, l’occasione giusta per affrontare la tematica d’interesse internazionale della salute pubblica. Soprattutto per progettare nuovi e più efficienti programmi per migliorare le condizioni di vita in tutto il mondo. Intanto, partiamo dal fatto che per salute s’intende comunemente “ uno stato relativo di benessere fisico e psichico caratterizzato da dall’assenza di gravi patologie invalidanti”.

La salute è fondamentale per la felicità

Questa condizione di salute psicofisica è strettamente legata alla qualità della vita. Secondo l’OMS la salute è fondamentale per la felicità e il benessere dell’uomo. Essa è “ uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”. Inoltre, la salute fornisce un importante contributo al progresso economico, poiché le popolazioni sane vivono più a lungo e sono più produttive. Ma soprattutto, la salute è un diritto e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone. Per tale ragione, la salute è una priorità politica, gli Stati devono eliminare tutti i fattori che compromettono e influiscono negativamente sulla salute collettiva.

Quanto è stato fatto nell’ultimo mezzo secolo

Negli ultimi cinquant’anni molto è stato fatto. Il 7 aprile è diventato il punto d’incontro in cui i Paesi tutti insieme e in modo più consapevole partecipano alle numerose iniziative per la promozione della salute dei cittadini. Ma non solo.

Giorno di confronto

La Giornata internazionale della salute sta diventando l’approdo e il giorno del confronto e dei bilanci e delle nuove sfide. Mentre gli studi, ormai in corso da anni, giungono finalmente a conclusione, nuove ricerche si pongono nuovi traguardi a breve scadenza. Studi, in linea con le esigenze sempre più eterogenee e complesse di un mondo che cambia. La Giornata internazionale della salute è quindi un incontro annuale per mettere sul tavolo mondiale gli obiettivi raggiunti, lavorando su tematiche come la salute mentale, l’assistenza materna e infantile e il cambiamento climatico e tante altre ancora.

Sempre un nuovo percorso

Il 7 aprile è ogni volta un punto di partenza nuovo. Un percorso da iniziare da capo, ma con un bagaglio di esperienza alle spalle, mirato a migliorare le condizioni di salute di tutto il mondo. Ogni anno viene scelto per la giornata un tema specifico. Un tema per approfondire un settore di particolare rilievo per l’OMS. Quello di quest’anno è Costruire un mondo più giusto e più sano per tutti.

Il mondo è sempre pieno di disuguaglianze

Il mondo è ancora caratterizzato da grandi disuguaglianze. Il posto in cui si nasce, si gioca, si lavora e si vive può facilitare o ostacolare il raggiungimento di un completo stato di salute. Per di più di fronte a emergenze sanitarie, come quella ancora in corso dovuta al covid-19, la disuguaglianza del mondo diventa una forbice impietosa. Una forbice che si divarica sempre di più, aumentando il gap tra i Paesi sviluppati e quelli maggiormente in difficoltà.

La salute è più critica nei paesi più poveri

Il covid 19 ha avuto, infatti, un impatto sicuramente più duro sui Paesi poveri che non hanno possibilità ad accede a servizi sanitari di qualità. Proprio per ridurre questo ingiusto divario, l’OMS dagli anni ’80 sta lavorando su due strategie importantissime. La promozione della salute e la strategia della salute per tutti. Entrambe le​ strategie partono dalla consapevolezza che la salute è il risultato di una serie di determinanti di tipo sociale, ambientale, economico e genetico. Non è il semplice prodotto di una organizzazione sanitaria.

La salute è un diritto di tutti

Il CNDDU, in vista di una giornata così importante per il benessere globale, vuole porre l’accento anche sul binomio salute/diritto. La salute non è solo la priorità di ogni popolo. Non è solo il requisito fondamentale per il suo progresso e per lo sviluppo di una solida economia e la condizione indispensabile per essere felici. La salute non è solo questo. Anche se basterebbe già questo a spingere gli Stati e le organizzazioni internazionali a cooperare insieme. Ciò, al fine di permettere a tutti gli uomini della terra di raggiungere una piena salute. La salute è un diritto e come tale va garantito a tutti. La salute è un diritto inalienabile del cittadino, tutelato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Lo dice anche la Costituzione

Anche l’art.32 della Costituzione italiana lo ricorda con parole chiare e semplici. “La repubblica tutela la salute, come fondamentale diritto dell’individuo, così come interesse per la collettività, garantendo cure per gli indigenti”. La salute è un diritto di tutti e i governi hanno la responsabilità della sanità dei loro popoli. Il compito dello Stato è, quindi, la limitazione e la prevenzione delle situazioni di non-benessere. Situazioni, che possono impedire ai cittadini una vita dignitosa e un benessere psicofisico. Mens sana in corpore sano , dicevano i latini.

La salute va difesa

La salute è un diritto fondamentale che va difeso e sostenuto. Ma per arrivare a uno stato di completo benessere, dobbiamo essere in grado di percorrere la strada della promozione della salute. Una strada, che ci permetterà di curare la nostra mens e il nostro corpus. E la promozione della salute deve partire dall’alto e irradiarsi in tutte le fibre della nostra comunità. In questo difficile periodo che stiamo vivendo, la promozione della salute a scuola è ancora più importante. A causa del lockdown, gli adolescenti hanno pagato un prezzo altissimo. Proprio perché sono stati privati della dimensione relazionale, centrale per il passaggio dal mondo infantile a quello adulto.

Bisogna investire su progetti che diano spazio ai giovani

Bisogna promuovere e investire in progetti che permettano agli studenti di riappropriarsi di quella parte di sé smarrita. Smarrita, tra le paure del contagio e l’isolamento forzato. Partiamo da loro per ritrovare nuova linfa. Restituiamo loro la salute mentale che il covid 19 ha scalfito lasciando al suo posto ansie e gravi sindromi comportamentali. E rivediamo e dilatiamo ancora una volta, e ora più che mai, il concetto di salute. Perché parlare di salute significa parlare della nostra vita.

L’Hashtag della giornata è
#BenessereeSalutedaTutelare

*Prof.ssa Rosa Manco
CNDDU

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