La facilità di accesso via Internet alle informazioni in ambito medico spinge spesso i pazienti, soprattutto i più giovani abituati a navigare sul web, a cercare le risposte alle proprie domande consultando siti online. É così che “Dr Google” rischia spesso di sostituirsi ad una reale valutazione da parte del medico specialista.
Informazioni mediche sul web? Cautela
Numerosi siti web e pagine sui social network, in un solo click, offrono tantissime informazioni in ambito medico-scientifico, ma possiamo davvero fidarci di ciò che leggiamo? L’autore di queste pagine è un medico, un ricercatore, un giornalista esperto di divulgazione scientifica? Si tratta di informazioni trasparenti, attendibili e senza conflitti di interessi?
Ma… il ruolo del medico?
E il medico di riferimento del paziente che ruolo ha in questo percorso?
I dubbi e le curiosità dei pazienti, soprattutto di fronte a una diagnosi inattesa e preoccupante, sono del tutto leciti e comprensibili, ma solo il medico specialista, in collaborazione con il medico di medicina generale, può conoscere il reale quadro clinico e aiutare a trovare risposte concrete ai quesiti. La stessa malattia può manifestarsi in ogni singolo paziente con quadri clinici molto differenti, che richiedono un corretto inquadramento diagnostico e una puntuale strategia terapeutica, spesso decisa dopo una approfondita discussione multidisciplinare del caso. La valutazione del medico si basa non sono sugli esami eseguiti, ma anche e soprattutto sulla visita del malato e sull’ascolto della sua storia e dei suoi sintomi.
Costruire un rapporto di fiducia
La visita medica e la raccolta dell’anamnesi sono il punto di partenza per un corretto inquadramento del caso e pongono le basi per una relazione sana di fiducia tra il paziente e il medico onco-ematologo di riferimento, indispensabile per il successivo percorso di cura.
Difficilmente una risposta generica, come quella che si può trovare consultando i siti web, può trovare applicazione nel singolo caso. Spesso le informazioni veicolate sono sommarie, superficiali, poco rispondenti alle esigenze del singolo contesto clinico e talvolta fuorvianti o addirittura allarmanti
Fidarsi dei siti qualificati
Tuttavia, non tutte le informazioni circolanti sul web sono inattendibili, soprattutto se hanno alla base dati di letteratura verificabili e provenienti da fonti autorevoli. Siti che fanno capo a organizzazioni o società scientifiche impegnate nella ricerca possono essere una valida fonte di informazione. La Fondazione Italiana Linfomi è molto attenta a questo aspetto e sul suo sito ospita diverse pagine, dedicate proprio ai pazienti, con nozioni sul linfoma, sulle terapie e su altri temi centrali per chi si appresta ad affrontare questa malattia.
Per concludere dunque, un appello ai pazienti con diagnosi di linfoma: fidatevi del vostro medico, sarà lui a fornirvi gli strumenti per chiarire i vostri dubbi e interpretare ciò’ che avete letto o sentito .
*Dott. Francesco Rotondo
Medico Ematologo
Comitato di Redazione FIL