A proposito di questi due…
Segnalazioni cinematografiche
Una madre, una figlia (Lingui, Ciad/Francia/Belgio/Germania, 2021) di Mahamat-Saleh Haroun con Achouackh Abakar Souleymane, Rihane Khalil Alio, Youssouf Djaoro, Briya Gomdigue
Pioniere del cinema ciadiano, Haroun ( Daratt – La stagione del perdono ) racconta di Amina, in apprensione per la figlia quindicenne Maria, incinta e perciò allontanata dalla scuola. A N’Djamena la legge non consente l’aborto, ma la ragazza è determinata a procurarsene uno, sicché la genitrice, che vive intrecciando canestri, si mette in cerca dei mezzi (clandestini) e dei (molti) soldi necessari. Taciuto a lungo il terribile retroscena, il regista sposa la causa delle sue battagliere e unite protagoniste (il titolo originale evoca proprio il loro legame), sommessamente insofferenti alle dominanti decisioni patriarcali (c’è pure spazio per criticare la scellerata pratica dell’infibulazione), convergenti nella figura di un rigido imam che lo script perde di vista, unico appunto che si può muovere al film.
Ali & Ava – Storia di un incontro (Ali & Ava , GB, 2021) di Clio Barnard con Adeel Akhtar, Claire Rushbrook, Ellora Torchia, Shaun Thomas
Locatore ed ex-dj originario del Bangladesh assai provato da una separazione in corso avvicina una maestra (di sostegno, tiene a precisare lei) con figli e nipoti, a sua volta sentimentalmente delusa (a dir poco); sullo sfondo, parenti e vicini non meno problematici. Barnard, autrice anche del copione, si affida a due attori che infondono ai personaggi sensibilità, dolcezza e generosità, condendo il loro ponderato rapporto con una variegata e non scontata selezione musicale. Di storie così il cinema britannico di 25-30 anni fa ne sfornava a iosa, e in fin dei conti non è sgradevole constatarlo.