Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Infrastrutture in Sicilia: al via la manutenzione delle strade

Interventi importanti per le infrastrutture in Sicilia: un importo di spesa da 63 milioni di Euro in tre anni per migliorare la situazione delle strade provinciali e poi interventi per il dissesto idrogeologico.

di Redazione

Finanziamenti in arrivo per le infrastrutture della Sicilia, per contrastare il dissesto idrogeologico e per sistemare le disastrate strade provinciali della regione.
Il Dipartimento regionale tecnico ha concluso le operazioni di gara dell’Accordo quadro triennale da 63 milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali della Sicilia. A renderlo noto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. «Attraverso questo nuovo maxi appalto – spiega l’assessore – avremo un operatore per ogni provincia che, quando serve, potrà subito intervenire per sistemare le barriere, aggiustare l’asfalto disastrato o compiere tutti quegli interventi utili a mantenere le nostre strade interne fruibili e sicure. I primi lavori partiranno a settembre. La Regione – aggiunge Falcone – non ha diretta competenza sulle strade provinciali, ma ha voluto comunque intervenire in sostituzione di Liberi consorzi e Città metropolitane. Con finanziamenti e appalti da noi attuati abbiamo così potuto prenderci cura di migliaia di chilometri di strade in abbandono anche da più di un decennio, così come richiesto da cittadini, imprenditori, famiglie».

La divisione per province

L’Accordo quadro risulta suddiviso in lotti dal valore di 7 milioni di euro che corrispondono a ciascuna delle nove province siciliane. Per ogni lotto è stata individuata un’impresa o una rete di imprese che, prossimamente, dovrà occuparsi della manutenzione straordinaria della viabilità nei territori delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina e dei Liberi consorzi di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Trapani. Il precedente analogo Accordo, giunto a scadenza nel 2021, aveva visto uno stanziamento da 45 milioni di euro. «Grazie a quest’ultima iniziativa – conclude l’assessore alle Infrastrutture – il governo Musumeci avrà superato di gran lunga la soglia dei 400 milioni di euro per il recupero della viabilità interna della Sicilia».

Interventi nell’ennese

Inoltre, cinque milioni di euro per consolidare il versante sud del quartiere Mulino a vento, a Troina, nell’Ennese, sono stati stanziati da Palazzo Orléans: un nuovo corposo finanziamento destinato alla messa in sicurezza dell’area a valle della via Enrico Berlinguer, una delle principali arterie della cosiddetta zona di nuova espansione. La strada, proprio a causa dei cedimenti del suolo, presenta un asfalto sconnesso in più punti, marciapiedi e pali dell’illuminazione danneggiati. Una scia di turbolenze sotterranee che minaccia di coinvolgere, prima o poi, anche le abitazioni.

«Frane censite nel Pai (il Piano di Assetto Idrogeologico, ndr) tanti anni addietro e sulle quali non si era finora mai intervenuti in modo efficace e definitivo – sottolinea il presidente della Regione, Nello Musumeci – sono state invece costantemente attenzionate dal mio governo. Attraverso la Struttura anti dissesto idrogeologico abbiamo così avviato in tutta l’Isola una capillare azione di risanamento delle aree a rischio: anche in questo caso si tratta di salvaguardare l’incolumità della gente e ridare serenità ai residenti».

Assai rapidi i tempi di risposta che Palermo ha garantito all’amministrazione cittadina, se si pensa che il progetto esecutivo elaborato dai tecnici comunali risale soltanto al 2021. Il budget messo a disposizione dall’esecutivo regionale consentirà, dunque, a breve di portare a termine l’iter per affidare i lavori. Le soluzioni tecniche dell’intervento sulle infrastrutture prevedono la realizzazione di una serie di paratie per contenere le spinte attive sul suolo e la sistemazione degli impluvi per raccogliere adeguatamente le acque piovane ed eliminare le dispersioni che alimentano i movimenti franosi.

La pianura alluvionale a Misilmeri

Buone notizie anche per una pianura cosiddetta “alluvionale” di circa 200 ettari, situata a monte del centro urbano di Misilmeri, in cui risultano insediati almeno tremila abitanti stabili che, nel periodo estivo, arrivano a triplicarsi. Da decenni i violenti temporali, che oramai non conoscono stagioni, hanno messo in ginocchio quest’area denominata Piano Stoppa e classificata nel Pai con il codice R4, di alto rischio.

Per eliminare definitivamente ogni pericolo legato agli straripanti allagamenti, che regolarmente investono le case e rendono impraticabili le strade in questa zona del Comune del Palermitano, il governo Musumeci ha stanziato cinque milioni di euro.

Infrastrutture da risanare

«Un finanziamento che consentirà di realizzare le opere necessarie a ridare, dopo una lunghissima attesa, serenità a tanta gente», sottolinea il presidente della Regione Siciliana, a capo della Struttura anti dissesto idrogeologico che erogherà le somme e seguirà, passo dopo passo, l’iter per affidare i lavori. «A territori vulnerabili come questo – aggiunge il governatore Nello Musumeci – abbiamo sempre rivolto la massima attenzione, consapevoli che l’indifferenza del passato è stata spesso pagata al carissimo prezzo di alcune vite umane. All’amministrazione cittadina, che ci ha fornito il progetto esecutivo, abbiamo celermente risposto, mettendo a disposizione le risorse necessarie. A breve, dunque, si potrà intervenire e rimuovere ogni insidia e tutti i disagi che i cittadini hanno dovuto fin qui subire».

La pianura alluvionale di Misilmeri

La vasca di laminazione realizzata oltre dieci anni fa, con l’intento di raccogliere e far decantare le acque piovane, si è rivelata insufficiente a scongiurare che si formassero veri e propri fiumi di fango. Adesso, oltre a ripulire e ripristinare tutti i vecchi canaloni sui quali da anni non viene fatta un’adeguata manutenzione, sarà creata una seconda grande vasca nei pressi del campo sportivo. Non si tratterà soltanto di un’opera idraulica ma l’intera area, di circa un ettaro, sarà attrezzata come un parco urbano: un luogo di aggregazione che darà ulteriore decoro al territorio di Misilmeri.

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