Il consumo di sigarette elettroniche è aumentato rapidamente negli ultimi decenni ed stato oggetto di studio da parte di ricercatori in tutto il mondo. Inventate da un farmacista cinese nel 2003 e migliorate ulteriormente negli anni successivi, le sigarette elettroniche sono state esportate in tutto il mondo nel 2006. Successivamente, la vendita e il consumo di questi dispositivi è aumentato in maniera costante negli anni ed, attualmente, vanta un giro di affari di svariati miliardi.
Efficaci nella lotta al fumo
Nel 2013, il progetto ECLAT, condotto da un team di scienziati guidati dalla lungimiranza del prof. Riccardo Polosa, è stato il primo studio al mondo a valutare l’efficacia delle sigarette elettroniche come metodo alternativo per smettere di fumare.
La recente analisi “The Mapping of Global Research on Electronic Cigarettes: A Bibliometric Analysis” mira a offrire una panoramica completa della ricerca nel campo delle sigarette elettroniche dal 2000 al 2021.
Gli autori (Xuechao Li, Ting Zhang, Liang Zhao, Qiling Liu, Chuandao Shi and Rongqiang Zhang) hanno identificato un totale di 7,979 risultati nel database e si è notato che il numero di ricerche è aumentato incredibilmente a partire dal 2010.
Prese nel loro insieme, le pubblicazioni coinvolgono un totale di 19.837 ricercatori, e gli studiosi nella top ten della ricerca di settore contribuiscono da soli all’8.71% di tutta la produzione scientifica. Per quanto riguarda i filoni di ricerca, gli argomenti maggiormente trattati e di maggior interesse sono molteplici e sono cambiati negli ultimi decenni. La maggior parte dei documenti sono stati pubblicati nel 2014 e il loro numero è aumentato nel corso degli anni. Il numero di pubblicazioni ha raggiunto il suo massimo nel 2020 per tutti i modelli di crescita.
Nella conclusione dell’analisi pubblicata si legge: “Maciej L. Goniewicz e Riccardo Polosa risultano entrare nella top ten degli autori e degli autori co-citati, testimoniando dunque che questi studiosi sono ricercatori attivi e influenti nel campo della ricerca applicata alle sigarette elettroniche”.
Nella top ten deli autori co-citati rientrano Konstantinos Farsalinos, in testa con 2281 citazioni, seguito da Maciej L. Goniewicz (2070, 1.88%), Jean-François Etter (1738, 1.60%), Peter Hajek (996, 0.90%), Riccardo Polosa (949, 0.86%), Christopher Bullen (936,0.85%), Jessica K. Pepper (886,0.81%), Neal Benowitz (823,0.74%).
Fumo e danno per la salute
I principali ambiti di ricerca nel settore del fumo elettronico sono stati prevalenza , consapevolezza e motivazioni di utilizzo delle sigarette elettroniche; uso della sigarette elettroniche per la riduzione del danno da tabacco; visibilità nella popolazione e relazione tra sigarette elettroniche e tabacco e nicotina. L’emergere di prodotti alternativi a rischio ridotto, come le sigarette elettroniche, lo snus e i prodotti a tabacco riscaldato rappresenta una nuova frontiera di opportunità per le strategie di controllo del tabacco e per quelle di prevenzione.
Secondo il prof. Polosa: “L’emergere di prodotti alternativi a rischio ridotto, come le sigarette elettroniche, sta portando nuova speranza per milioni di fumatori in tutto il mondo. È ormai imperativo accelerare gli sforzi per ridurre la morbilità e la mortalità dovute al fumo di sigaretta, sovvenzionando i farmaci approvati per i percorsi di smoking cessation e promuovendo tecnologie innovative per la sostituzione dei prodotti da fumo”.
Questa analisi bibliometrica conferma il ruolo autorevole che l’Università di Catania ha ottenuto nel campo della ricerca di alta qualità sulla riduzione del danno da tabacco. L’Università di Catania si distingue per i suoi risultati accademici e per la produttività nel campo degli studi sulle sigarette elettroniche accanto ad alcune delle istituzioni accademiche piu prestigiose la mondo. Questo risultato è stato possibile grazie alla dedizione e alla competenza dei ricercatori che lavorano presso il Centro di Eccellenza Internazionale per la Ricerca sulla Riduzione del Danno da Fumo (CoEHAR).