Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

I Trasporti Isole Minori siciliane e gli innumerevoli disagi considerati pretesti

La vita per i residenti, per i turisti occasionali e per gli avventori delle Isole Minori siciliane è stata sempre caratterizzata da una serie di criticità molto pesanti. Disagi che presidente della Regione, Renato Schifani e assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Aricò continuano a considerare pretestuosi, pensando di avere fatto chissà che per risolvere le annose questioni

di Patrizia Romano

Patrizia Romano

Trasporti Isole Minori. Disagi continui. La vita per i residenti, per i turisti occasionali e per gli avventori delle Isole Minori siciliane è stata sempre caratterizzata da una serie di criticità molto pesanti. Collegamenti marittimi, resi difficili da futili ragioni. Non è mai stato garantito neppure il servizio pubblico essenziale. Tariffe altissime pure per le categorie che hanno con le Isole un continuo rapporto lavorativo. Soltanto poco prima dell’approvazione della legge Finanziaria sono stati previsti delle agevolazioni tariffarie e degli sconti. Ciò, grazie ad un accordo tanto agognato, raggiunto dopo anni di attese con gli armatori. Bandi di gara, previsti per anni e mai aggiudicati. Da poco, per la prima volta è stata introdotta la gratuità per i collegamenti di chi svolge un servizio pubblico. Trattamento, esteso anche ai residenti di Linosa, Levanzo, Marettimo, Filicudi e Alicudi per raggiungere l’isola principale dei rispettivi arcipelaghi. Oltre che una speciale scontistica per tutti i lavoratori, anche stagionali.

Riduzione collegamenti marittimi essenziali

Dal primo ottobre è stata applicata una riduzione dei collegamenti marittimi veloci di competenza statale. Parliamo dei cosiddetti collegamenti essenziali, a cui si aggiunge, dal primo novembre anche la riduzione dei collegamenti a mezzo nave. Un fatto, che già sta comportando problematiche in ordine ai rifornimenti di merci alle attività locali e di collegamento con la terraferma.

A gennaio stata presentata a Palazzo d’Orléans, a Palermo la nuova rete integrata dei servizi di trasporto pubblico marittimo con le isole minori.

Al centro dell’incontro, presentato dal presidente della Regione, il problema dei pendolari. Soggetti che, a partire dal 1 gennaio, hanno subìto un cospicuo aumento del costo degli abbonamenti.

Tariffa agevolata, ancora in attesa

L’assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Aricò aveva già preannunciato che sarebbe stata autorizzata la tariffa agevolata anche per i pendolari. Esclusi i nativi delle isole sparse che più volte hanno lamentato la discriminazione, e ancora si attende il provvedimento definitivo.

Più di quaranta Associazioni delle isole minori, da tempo, evidenziano come non ci sia stato alcun ripristino delle corse statali a mezzo nave, a partire dai primi di marzo, come, invece, era stato garantito.

Malumore nelle comunità isolane

La mancata riattivazione ha acuito il malumore nelle comunità isolane, tanto da sfociare, in alcuni casi, anche in pesanti forme di protesta.
Per rendere l’applicazione dello sconto più immediata si deve ancora discutere. Anche gli ulteriori dettagli operativi agli amministratori e alle società di navigazione aspettano ancora di essere definiti nei prossimi giorni. Urge la necessità di procedere all’immediato e definitivo ripristino delle corse essenziali statali, evitando qualsiasi sostituzione con corse e mezzi integrativi regionali. Procedere a dei tagli, risulterebbe anti costituzionale e discriminatorio rispetto a chi vive sulla terra ferma.

Grandi proteste contro i Trasporti Isole Minori

Tutto questo e tanto altro ancora ha spinto residenti, associazioni e sindaci delle isole minori a rivolgere delle accuse molto pesanti, chiedendo a gran voce che il Governo regionale si impegni a utilizzare le risorse. Rispondendo a tutte le esigenze sollevate dai territori. Estendendo quindi la possibilità di accedere agli abbonamenti a tutti i lavoratori, ognuno secondo il proprio titolo, impegnati nelle isole minori. Ma anche ai professionisti, ai proprietari e agli amministratori di attività produttive con unità operative nelle Isole, agli affittuari di lungo periodo, agli indigeni, a chi possiede sulle Isole una seconda casa che utilizza anche come villeggiatura.

I contrasti tra i sindaci delle Isole Minori e la Regione sui disagi relativi ai collegamenti sono sempre più numerosi, tanto da originare una guerra vera e propria guerra.

Aricò contro i sindaci

Ad attaccare è l’assessore regionale ai Trasporti Aricò, che lancia saette contro i sindaci. Secondo lui, rei di lamentare i vuoti che la Regione non è riuscita a colmare in merito ai collegamenti e colpevoli di avanzare diritti essenziali. Diritti essenziali negati dalla negligenza di una serie di governi, che da anni trascura una situazione di vitale importanza per migliaia di persone.   

I disagi considerati pretesti

Aricò ritiene pretestuosa e paradossale l’accusa che i sindaci delle Isole Minori siciliane rivolgono al governo regionale, per quanto riguarda i collegamenti marittimi. Ritenendo che la Regione ha fatto sforzi immani per assicurare un servizio pubblico essenziale.
I nodi da sciogliere rimangono, comunque, tanti.

I tagli nei Trasporti Isole Minori vanno risolti in maniera definitiva

Il problema dei tagli deve essere affrontato in maniera definitiva e completa. Non attraverso misure tampone che, risolvono solo nell’immediato una problematica che, ogni anno, si ripresenta e bisogna riaffrontare. Bisogna, inoltre, ripristinate le tariffe originarie a valere su tutte le tratte operate con convenzione statale. Sia quelle che riguardano le corse con mezzi veloci sia quelle servite da navi ro ro.
I tagli ai collegamenti effettuati, sostenuti dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, non dovevano essere fatti, sostengono i sindaci delle isole minori siciliane.

Tutto ciò che ci si auspica per i Trasporti Isole Minori

Per i Trasporti Isole Minori si auspica un sistema di monitoraggio sulla qualità e sulla quantità dei servizi. Ma anche l’avvio di un tavolo tecnico permanente che possa riunirsi con regolarità sul tema dei collegamenti.

Invece, a causa di tutto questo, l’intero settore Trasporti Isole Minori è piombato nel caos, come era facile immaginare, aggravando i problemi amplificati dall’insularità. Inoltre, tutto ciò crea problemi anche per l’approvvigionamento delle merci di ogni tipo, anche essenziali come i farmaci che non arrivano più, quotidianamente, come prima.

I primi cittadini però, nel rappresentare le enormi difficoltà, hanno sollecitato un’immediata azione risolutiva. Un’azione, al fine di “scongiurare l’aggravarsi della crisi sociale. Una grave crisi che investe le comunità isolane e ulteriori azioni di protesta, che l’attuale Governo regionale continua a considerare pretestuose.

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