Nell’universo del benessere il termine cannabidiolo sta pian pian prendendo piede, grazie a una serie di leggi finalmente giuste nei confronti di questo specifico rimedio. Estratto dalla pianta della Cannabis Sativa, nell’ultimo trentennio si sono moltiplicate le ricerche scientifiche che vedono il composto, noto anche con l’acronimo di CBD, al centro del microscopio. Grazie alle potenzialità terapeutico e all’impatto positivo per la salute umana sempre più attenzione e concentrazione è stata riposa sul composto, con tantissima scienza che si muove intorno all’oggetto del desiderio.
Ci sono però tante informazioni che ancora non risultano chiare ai più sul cannabidiolo. Da una parte è colpa di una storia millenaria che ha raccolto, almeno in forma aneddotica, di tutto e di più sugli effetti della sosta sul corpo umano. Con questo articolo vogliamo ovviare al problema attraverso un elenco ben realizzato di informazioni e cose che bisognerebbe sapere sul cannabidiolo. Tra le domande alle risposte ovvie a curiosità molto meno ovvie. Facciamo insieme questo viaggio nel mondo del CBD e andiamo a scoprire gli aspetti più interessanti di questo composto, a prescindere che se ne faccia uso con un vaporizzatore o con un olio con uso topico.
Il CBD Non è L’unico Ingrediente Collegato Alla Cannabis
Il mondo dei vegetali è sorprendente e si potrebbe aprire un intero capitolo pieno di stupore e sorprese solamente parlando di quante cose si possono tirare fuori dalle piante di cannabis.
Questa pianta infatti è piena di principi attivi (oltre al CBD è molto famoso il delta-9-tetraidrocannabidiolo, ovvero il THC) e di terpeni; questi ultimi sono molto importanti perché fanno parte di una categoria di sostanza che sostanzialmente danno sapore ai vegetali e ai loro derivati.
Il Cannabidiolo È Un Prodotto Sicuro
A dispetto di quanto in molti dicono, il cannabidiolo si è dimostrato essere molto più sicuro di diversi dei principi attivi utilizzati quotidianamente nei medicinali.
A dirlo non siamo noi quanto la World Health Organization, lo stesso ente sovranazionale che ha gestito la pandemia da Covid 19. La stragrande maggioranza degli scienziati concorda nel dire che il cannabidiolo sia un ingredienti con un profilo di sicurezza piuttosto ben realizzato e che finire in overdose a causa della sostanza è estremamente difficile, per quanto ci siano degli effetti collaterali (lievi) in cui è possibile incappare.
In Generale Fa Bene Alla Salute
L’effetto del cannabidiolo sul corpo umano è quello di modificare il funzionamento del sistema endocannabinoide integrato nel sistema nervoso. Il cannabidiolo, esattamente come gli altri principi attivi estraibili della cannabis, hanno la capacità di imitare il comportamento di determinati ormoni, andando a modificare in maniera naturale il funzionamento del corpo umano.
Diminuzione del livello di infiammazioni, miglioramento dell’umore, maggiore qualità del sonno, sensazione di tranquillità, gestione dell’appetito: molteplici sono le cose collegate a questa specifica sostanza e le ricerche scientifiche stanno rimarcando pian piano molti altri pregi.
È Utilizzabile Anche Sugli Animali
Essendo il CBD una sostanza estremamente naturale non stupisce nessuno il fatto che ci siano utilizzi interessanti anche nel campo degli animali. Data la capacità del CBD di palliare i dolori di carattere neuropatico, che altrimenti avrebbero bisogno di moltissimo lavoro medicinale per essere sistemati.
L’assunzione di CBD agli animali può essere effettuata in tantissime maniere: dall’utilizzo di olio da applicare topicamente ai mangimi con aggiunta del principio attivo; dipende tutto dalle problematiche che l’animale presenta e da quali sono i consigli del veterinario per l’occasione.
Non C’è La Sensazione Di Stordimento
Uno dei motivi per cui la pianta di cannabis non è particolarmente ben vista all’interno del contesto attuale è la sua associazione costante e continua con il THC. Quest’ultimo principio attivo, infatti, è collegato con la sensazione di sballo e stordimento per la quale in molti ricercano in maniera spasmodica la marijuana. Il CBD, invece, viene estratto e isolato, così da offrire soltanto le sensazioni benefiche senza eventuali sensazioni di stordimento. A questo bisogna aggiungere un elemento molto importante: per una questione di legalità le piante da cui viene estratto il CBD devono contenere quantità di THC che sono estremamente vicine allo zero; questo allontana ancora di più il rischio che ci si possa sentire fatti dopo aver fatto uso di CBD in una qualsiasi delle forme disponibili.
Esistono Molti Modi
È possibile ingoiare capsule di CBD, fruirne vaporizzando delle erbe apposite così da aspirarne i vapori, utilizzare il CBD come ingrediente all’interno di ricette di vario genere, spalmare il cannabidiolo sulla pelle permettendone l’assorbimento attraverso l’epidermide e così via. Le possibilità sono davvero tantissime e c’è sempre qualcosa per ogni tipologia di cliente, specie considerando il fatto che le concentrazioni del principio attivo tendono a essere diverse in base al prodotto che si acquista.