Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Smettere di fumare con la vareniclina

Uno studio rivoluzionario condotto dai ricercatori del COEHAR dimostra che la vareniclina è efficace e sicura per chi vuole arrivare alla cessazione definitiva dal fumo. I dati suggeriscono che l’uso della vareniclina può portare a tassi di astinenza dal fumo molto elevati.

di Clara Di Palermo

La riduzione del danno da fumo negli ultimi anni ha raggiunto risultati rivoluzionari. Le prove che dimostrano l’efficacia dei prodotti privi di combustione nella riduzione del danno da fumo di sigaretta convenzionale sono davvero tantissime e questo porta molti scienziati ad inaugurare nuovi percorsi di studio ancora più importanti. Quali sono gli strumenti che aiutano ad arrivare alla cessazione definitiva anche per coloro che continuano a fumare e svapare contemporaneamente?

Smettere di fumare è possibile

È la domanda alla quale hanno cercato di rispondere ancora una volta i ricercatori del CoEHAR, il Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da fumo dell’Università di Catania. In uno studio capitanato dal prof. Pasquale Caponnetto del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania nell’ambito e membro del CoEHAR si dimostra oggi l’efficacia dell’utilizzo della vareniclina, combinata ad un percorso di counselling antifumo, nel raggiungimento dell’obiettivo finale della cessazione completa da fumo di sigaretta. Si tratta del primo studio randomizzato, controllato, in doppio cieco, monocentrico, sull’efficacia e la sicurezza della vareniclina in 155 soggetti che svapavano e fumavano e che intendevano smettere di fumare.

I risultati dello studio appena pubblicato dalla rivista eClinicalMedicine, parte di The Lancet Discovery Science indicano che la vareniclina può aiutare i doppi utilizzatori. “Abbiamo notato nel tempo che una percentuale molto alta di fumatori che passano all’utilizzo di sigaretta elettronica, per un periodo di tempo prolungato, continuano anche a fumare diventando dual user – ha spiegato il prof. Pasquale Caponnetto – I dati di questo studio, basato su un approccio combinato con uso di sigarette elettroniche, farmaci per smettere di fumare e terapia cognitivo-comportamentale, suggeriscono che l’uso di vereniclina e la consulenza possono portare ad un’astinenza prolungata senza eventi avversi importanti e aiutano i fumatori ad abbandonare definitivamente la sigaretta convenzionale”.

La valenza della vareniclina

Il prof. Jasjit S. Ahluwalia, della Brown University School of Public Health e della Alpert School of Medicine (Providence, RI, USA), ha aggiunto: “Incredibilmente, il livello di efficacia nel gruppo che ha utilizzato la vareniclina di utenti duali consolidati ha superato quello riportato negli studi clinici randomizzati (RCT) per la cessazione del fumo nei fumatori tra la popolazione generale. Si ritiene che questa divergenza derivi da livelli più elevati di motivazione dei partecipanti e da un fenomeno compensatorio/sostitutivo documentato attribuito all’incremento dell’uso di sigarette elettroniche nel gruppo che ha utilizzato la vareniclina”.

Queste evidenze – aggiunge il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR – potrebbero ispirare future raccomandazioni da parte delle autorità sanitarie e degli operatori sanitari. Ritengo fondamentale condurre ulteriori studi con follow-up più lungo per valutare l’efficacia a lungo termine”. 
Ricordiamo, infatti, che gli stessi ricercatori del CoEHAR già a Luglio 2023 hanno pubblicato il primo trial randomizzato al mondo che ha dimostrato come l’uso della vareniclina, associato a un innovativo programma di assistenza per la cessazione da svapo, risulta sicuro ed efficace per abbandonare definitivamente anche l’abitudine al vaping.

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