Nel 212 a.C. Archimede di Siracusa morì nella sua città per mano di un soldato romano, al termine di un assedio protrattosi a lungo grazie alle micidiali armi messe a punto dal celebre inventore. Il soldato che lo uccise disobbedì, con il suo gesto, all’ordine che voleva consegnato vivo l’inventore.
È su questo fatto storico che si sviluppa “Eureka. Processo al soldato che uccise un genio”, lo spettacolo realizzato dall’associazione ‘a Strùmmula con la regia di Maria Grazia Maltese, dove Archimede (interpretato da Marco Feo), simbolo e archetipo di quella costante storica che è l’uso del genio e dell’intelligenza a scopi bellici e di supremazia territoriale, viene messo a confronto con il soldato suo assassino (Alberto Lanzafame), che rivendica di fronte a un giudice (Arianna D’Arpa) l’estrema e paradossale umanità del suo gesto: una vendetta che disobbedendo a un ordine afferma la volontà di essere umano, prima che soldato. Un pezzo di storia antica della Sicilia, campo di battaglia per eccellenza nella storia del mondo occidentale, che potrebbe essere il racconto di un mondo che non smette di essere in guerra, oggi come ai tempi delle guerre puniche.
Un’opera, quella rappresentata oggi presso la Parrocchia Santa Chiara D’Assisi, situata nel quartiere Noce di Palermo, che ritorna per la prima volta a Palermo dopo essere stata in concorso al Roma Fringe Festival 2015.
Lo spettacolo, realizzato con il sostegno della Città di Palermo – Assessorato alla Cultura, tramite i fondi del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, va in scena alle ore 18:00 con ingresso gratuito
Eureka. Processo al soldato che uccise un genio
Testo e regia di Maria Grazia Maltese
Con Marco Feo Alberto Lanzafame Arianna D’Arpa
Assistente alla regia Maria Luisa Seidita Supporto alla drammaturgia, video e disegno luci Faro Maltese Costumi Margherita Maltese Scene Nunzio Maniaci Assistente costumista e scenografa Claudia Ruffino