La Cgil di Palermo ha incontrato, ieri, assieme alla Fiom i lavoratori delle cooperative Picchettini e Spavesana, indotto storico di Fincantieri. Il neo segretario generale della Cgil di Palermo, Mario Ridulfo, come primo impegno ha voluto manifestare solidarietà e vicinanza ai lavoratori che da settimane sono in presidio permanente davanti allo stabilimento Fincantieri di Palermo, per chiedere il rientro al lavoro.
Richiesta convocazione tavolo
“Chiediamo al prefetto di convocare il tavolo con tutte le parti interessate alla rioccupazione dei lavoratori della Picchettini, come viene richiesto unitariamente dai sindacati ormai da settimane. È solo in quella sede che ci sono gli strumenti e si possono trovare soluzioni per tutti i lavoratori.” A dichiararlo sono il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, congiuntamente ad Angela Biondi e Francesco Foti, della Fiom di Palermo, e alle Rsu Fiom di Fincantieri, Serafino Biondo e Davide Vitale.
Le condizioni dei lavoratori della Picchettini
I lavoratori della Picchettini dai primi di novembre si trovano fuori dal ciclo produttivo del Cantiere Navale di Palermo a causa dell’interdittiva prefettizia che ha investito la Cooperativa. “Il prefetto valuti qualunque soluzione possa essere utile a tutelare tutti i posti di lavoro, senza escludere ogni strumento messo a disposizione delle vigenti normative in materia – aggiungono i segretari di Cgil Palermo e Fiom assieme alle Rsu -. Alla Cooperativa Spavesana, in amministrazione giudiziaria, vanno invece garantiti carichi di lavoro da parte di Fincantieri per la continuità produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali, così come prevede la normativa per le aziende sequestrate”.
In attesa di riconvocazione
I sindacati di categoria sono in attesa della riconvocazione del tavolo permanente già istituito in Prefettura, per conoscere i carichi di lavoro che Fincantieri assegnerà alla Spavesana per la continuità occupazionale.
Addetto Stampa
Antonella Romano