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Alla filmmaker Constanze Ruhm va il Premio Efebo d’Oro Nuovi Linguaggi – Città di Palermo

EFEBO D’ORO. Premio Internazionale di Cinema e Narrativa 43a edizione / Palermo, 14 – 20 novembre 2021. Alla regista, artista autrice, curatrice, filmmaker Constanze Ruhm (austriaca) va il Premio Efebo d’Oro Nuovi Linguaggi - Città di Palermo

di Redazione

Constanze Ruhm filmmaker, regista, artista autrice e curatrice austriaca, i cui lavori investigano la connessione tra cinema, nuovi media e archivi, focalizzandosi sulla rappresentazione e performatività in relazione alla storiografia femminista, va il Premio Efebo d’Oro Nuovi Linguaggi – Città di Palermo. Il riconoscimento sarà consegnato durante la 43edizione dell’Efebo d’Oro, in programma a Palermo dal 14 al 20 novembre 2021.


Omaggio a Costa-Gavras,

Al contempo l’Efebo d’Oro – Premio Internazionale di Cinema e Narrativa, festival di cinema e scrittura, in 7 giorni di programmazione omaggerà Costa-Gavras, regista greco naturalizzato francese, cineasta di fama internazionale la cui filmografia è sinonimo di impegno civile e onestà intellettuale, che riceverà il Premio Efebo d’Oro alla carriera – Banca Popolare Sant’Angelo.

7 film in concorso


In concorso, invece, si presenteranno 7 film tratti da opere letterarie – in lizza per l’Efebo d’Oro – e 7 opere prime o seconde in concorso per l’Efebo Prospettive, insieme ad un ricco calendario di appuntamenti e approfondimenti. I film vincitori dei due concorsi saranno decretati dalle giurie composte da: per l’Efebo d’Oro Egle Palazzolo (presidente del Centro di Ricerca per la Narrativa e il Cinema), Roberto Escobar (critico cinematografico), Frédéric Farrucci (regista), Olivia Magnani (attrice) e Leena Pasanen (direttrice Biografilm Festival); per l’Efebo Prospettive Doriana Leondeff (sceneggiatrice), Maryam Goormaghtigh (regista) e Francesco Calogero (regista).


Constanze Ruhm

La filmmaker Constanze Ruhm vive tra Vienna e Berlino e lavora come filmmaker, artista, autrice e curatrice. In generale i suoi lavori possono essere definiti come delle costellazioni piuttosto che narrazioni lineari, mondi in cui le prospettive si spostano a seconda del punto di vista dello spettatore e dove i codici – dalla performance alla finzione – si mescolano incessantemente. «Ho bisogno di questa apertura di forme estetiche ma che siano, allo stesso tempo, sempre profondamente legate alle posizioni politiche, alle questioni e alle prospettive femministe, alla critica del patriarcato e alle forme egemoniche di narrazione».


Relazione tra cinema, nuovi media e archivi


I suoi film e le sue installazioni investigano la relazione tra cinema, nuovi media e archivi focalizzandosi sulla storia dei film e sui personaggi cinematografici femminili sospesi tra finzione e realtà, tra documentazione e fantasma. Il suo interesse principale è rivolto a rappresentazione e performatività e alla loro relazione con la storiografia femminista.

L’identità femminile

Affronta così i temi dell’identità femminile, facendo appello alla teoria femminista. Teoria che tende a mettere in luce la dimensione di genere e il rapporto di dominio che si esercita all’interno delle produzioni cinematografiche. Utilizzando lo strumento della ripetizione, uno dei concetti fondamentali del suo lavoro. Anche se variano formalmente e concettualmente o in termini di estetica, tutti i suoi film sono profondamente collegati tra loro. «Il processo di sviluppo è molto idiosincratico, direi… una volta che c’è un soggetto chiaro, funziona come un centro gravitazionale, come una calamita, una forza che attira altri sotto-argomenti, temi, immagini, idee, testi e così via.

Il ruolo della scrittura nei film della filmmaker Constanze Ruhm

Colleziono materiali da molto tempo; è un processo come scrivere un testo, poiché la mia scrittura gioca sempre un ruolo molto importante nei miei film. In questo senso è un processo veramente saggistico; gran parte della realizzazione, della strutturazione avviene successivamente, in sala di montaggio. Ogni nuovo progetto è una nuova strada e non so dove mi porterà – il che è anche bello in un certo senso. Perché a volte sento che il film stesso “vuole” qualcosa. Ha un desiderio e io sono solo qualcuno da scoprire quel desiderio. Come piuttosto essere un mezzo attraverso il quale passano quei flussi di narrazioni e immagini».

Dal 96


Dal 1996, insegna Film e Video in contesti internazionali e dal 2006 è docente all’Accademia di Belle Arti di Vienna. I suoi lavori hanno partecipato a mostre ed esibizioni internazionali. Tra le ultime si ricorda Putting Rehearsals to the Test. Realizzata in collaborazione con Sabeth Buchmann e Ilse Lafer (VOX Centre de l’image contemporain, Leonard and Bina Ellen Gallery, SBC Gallery, Montréal 2016).


I film in programma


Gli appunti di Anna Azzori / Uno specchio che viaggia nel tempo (2019, 72′)
Comparing Local Spectres (2015, 18′)
Travelling / Plan 234 / Extérieur Nuit (1999-2005, 2’14”)
Apartment (1999, 18′)


L’Efebo d’Oro

L’Efebo d’Oro è organizzato dal Centro di Ricerca per la Narrativa e il Cinema. E’ realizzato con il contributo del Ministero dei Beni Culturali, Direzione Generale Cinema; Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo / Sicilia Film Commission nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei – Cinema e Audiovisivo; Città Metropolitana di Palermo; Comune di Palermo – Assessorato alle CulturE. Main Sponsor Banca Popolare Sant’Angelo e Fondazione Curella. Partner Institut français Palermo.

Addetto Stampa
Ada Tullo

 

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