Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Inasprimento delle pene per i maltrattamenti agli animali

di Redazione

Animali: proposta di legge del M5S per inasprimento delle pene per i maltrattamenti agli animali è in discussione in commissione giustizia

 

Con grande impegno sul territorio da parte del Movimento cinque stelle è stato dimostrato che persistono gravi condizioni di illegittimità che causano quotidiani maltrattamenti animali, dai canili lager agli allevamenti e che non è affatto garantita la tutela degli habitat. Per questo, i Portavoce Parlamentari del Movimento cinque stelle On. Paolo Bernini e On. Vittorio Ferraresi, hanno realizzato una proposta di legge che da oggi sarà in discussione in sede referente in Commissione Giustizia e che prevede l’inasprimento delle pene per i reati commessi contro gli animali e la natura e identifica nuovi reati mai puniti finora, come la zooerastia.
“Il caso recente della condanna dei responsabili dell’efferata uccisione del cane Angelo che, con il massimo della pena hanno ottenuto solo sei mesi di servizi sociali, dimostra che non solo abbiamo bisogno di pene più severe, ma che è anche fondamentale agire per prevenire reati così violenti e pretendere la certezza delle pene, come previsto in questa proposta di legge. L’assenza dello Stato e della corretta applicazione delle normative favoriscono anche la diffusione di comportamenti illegali e precostituiscono terreno fertile per lo sviluppo di attività su cui la zoomafia esercita il suo ruolo, spesso in modo indisturbato, anche per l’omertà e la costante omissione di intervento proprio delle stesse autorità che sarebbero preposte all’applicazione e al rispetto delle norme.” –dichiara il Portavoce Parlamentare On. Paolo Bernini che prosegue: ”La scienza e l’FBI hanno riconosciuto il maltrattamento e l’uccisione degli animali come importanti segnali di devianza psicologica, prodromici ai crimini commessi contro la società e, generalmente, contro la parte più fragile di essa: chi uccide un animale può uccidere bambini, anziani, donne. E’ quindi necessario pretendere che questi crimini siano considerati campanelli d’allarme e siano adeguatamente indagati e puniti per impedire che la spirale di violenza possa continuare ad agire, senza confini di specie. A tutti i Parlamentari e ai Partiti che di recente si sono professati animalisti offriamo quindi la possibilità di dimostrare con azioni concrete le loro dichiarazioni, approvando rapidamente la legge e senza alcuna modifica.”

 

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