Piano strategico per la Scuola dell’Infanzia. Continuità del percorso educativo 0-6 anni: Poli per l’infanzia, gruppo di coordinamento pedagogico, prolungamento del tempo scuola. Lagalla: “Interventi mirati sui fabbisogni dei territori”
Scuola dell’infanzia. Si è svolto, presso l’Assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale, su convocazione dell’assessore Roberto Lagalla, un primo incontro sulla scuola per l’infanzia per la programmazione 2018-19. Nel rispetto del piano strategico proposto dal M.I.U.R., sarà avviata una cabina di regia per la promozione del sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini da 0 a 6 anni, per favorire la scolarizzazione e garantire continuità del percorso educativo antecedente la scuola dell’obbligo, anche attraverso l’adozione del tempo prolungato. In questa direzione anche la realizzazione di Poli per l’infanzia, prevista dal decreto ministeriale, e la costituzione di un gruppo di coordinamento pedagogico, per la qualificazione del sistema formativo. Per il piano strategico per la scuola dell’infanzia sono già stati destinati ai Comuni 13 milioni di euro, a quali l’Assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale aggiungerà oltre 2 milioni di euro.
Si è trattato di un primo incontro informale, organizzato congiuntamente all’assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali, Mariella Ippolito, che ha presenziato l’incontro. Presente anche Maria Luisa Altomonte, direttore USR Sicilia, Giovanna Marano, assessore alla Scuola del Comune di Palermo, Paolo Amenta, delegato Anci, Gianni Silvia, dirigente generale del dipartimento dell’Istruzione e della Formazione professionale e il dirigente generale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Salvatore Giglione; presenti anche i rappresentanti delle città metropolitane.
“La scuola dell’infanzia in Sicilia presenta ancora alcuni ritardi e specifiche criticità, che cercheremo di affrontare nel migliore dei modi e in concertazione con tutte le parti coinvolte – sostiene Lagalla – E’ nostra intenzione adottare una lettura differente per piccoli e grandi centri urbani, tenendo conto delle implicazioni sociali esistenti e dei reali fabbisogni delle famiglie, così come emerso dal preliminare confronto svoltosi questa mattina.
È questo l’unico modo per avviare interventi mirati, che rispondano efficacemente alla reale domanda dei territori, spesso non espressa compiutamente. Per tale ragione, saranno certamente utili campagne informative e di sensibilizzazione, per la promozione dei servizi così come per la diffusione di buone pratiche”.
Continua: “Da troppo tempo questo segmento dell’istruzione scolastica non ottiene l’attenzione che merita. Ho potuto constatarlo durante numerosi incontri con le famiglie e con i dirigenti scolastici, avvenuti nel corso degli ultimi mesi. È importante che i bambini siano accompagnati adeguatamente, sin dalla nascita, nel loro percorso di crescita e il Piano strategico del M.I.U.R. va in questa direzione, con una programmazione finalizzata alla riduzione degli svantaggi culturali e sociali, a favorire processi di inclusione e accoglienza, contrastando la dispersione scolastica e ad offrire sostegno alla famiglie, con particolare attenzione a quelle monoparentali o in stato di disagio socio-economico”.