Arresti per sfruttamento e violenze di lavoratori immigrati a Ragusa: Mannino (Flai), fenomeno da arginare con la prevenzione e con le attività ispettive che la Regione non svolge a dovere
Sfruttamento e violenze di lavoratori immigrati. “Gli arresti di Ragusa per sfruttamento del lavoro bracciantile di immigrati, violenze e sfruttamento della prostituzione confermano il dilagare del caporalato nelle campagne siciliane. Episodi analoghi sono di poche settimane fa , mi riferisco a quelli di Agrigento di Siracusa. E’ dunque una situazione grave che può attecchire grazie alle falle dell’attività amministrativa della Regione cui spettano compiti ispettivi cui evidentemente non si adempie per come si dovrebbe”. Lo dice il segretario generale della Flai Cgil Sicilia, Alfio Mannino che sottolinea che “l’azione delle forze dell’ordine non può essere sufficiente. Alla repressione bisogna anche infatti accompagnare misure di prevenzione, stringendo innanzitutto le maglie dei controlli”.
Mannino ricorda che la Flai Cgil, assieme a Fai e Uila, ha già proposto al governo regionale l’istituzione di una cabina di regia e presentato una proposta di riforma del mercato del lavoro finalizzata anche ad
arginare il fenomeno dello sfruttamento e dell’illegalità nei campi, e sarebbe il caso, alla luce dell’accaduto, che la regione non perdesse più tempo Occorre inoltre attuare integralmente le leggi esistenti, come la 199/2016”.