Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

FASE DUE, MANOVRA: COSÌ CGIL CISL UIL AL GOVERNO REGIONALE

Coronavirus, Cgil, Cisl e Uil al governo Musumeci: “Su fase 2, manovra finanziaria e fondi europei, fissi un immediato confronto con le parti sociali. Siamo portavoce di centinaia di migliaia di lavoratori, le soluzioni hanno bisogno di condivisione responsabile”

di Redazione

Coronavirus fase 2. In Sicilia si potrà ripartire solo in condizioni di massima sicurezza per lavoratori e cittadini, nel pieno rispetto dei protocolli sottoscritti a livello nazionale e regionale. E per l’avvio della fase 2 il governo siciliano dovrà confrontarsi con le parti sociali che rappresentano centinaia di migliaia di siciliani. Così Cgil, Cisl e Uil Sicilia in una nota indirizzata al presidente della Regione, Nello Musumeci, nella quale sottolineano come non si possa prescindere da un dialogo e da una collaborazione fra esecutivo e parti sociali per esaminare come far ripartire i motori nell’Isola.

Le affermazioni dei sindacati

“Apprendiamo dagli organi di stampa – affermano Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia – dell’ipotesi avanzata dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, di non andare oltre la data del 3 maggio per il lockdown. A nostro avviso, per ogni decisione occorre attendere le valutazioni dei comitati tecnico-scientifici e gli esiti dell’incontro fra il governo nazionale e i sindacati, previsto a breve. Un passo falso, una fuga in avanti, oggi pregiudicherebbero tutti i durissimi sacrifici fatti dai siciliani, esponendoci a rischi rilevanti per la salute”. Cgil, Cisl e Uil sollecitano il governo regionale a organizzare prima possibile un vertice con le parti sociali.  “Attendiamo ancora – dichiarano Mannino, Cappuccio e Barone – di essere convocati per discutere della manovra economica varata dalla Giunta di governo, siamo riconosciuti quale parte attiva nella pianificazione dei fondi europei eppure non ci vengono fornite linee e indirizzi precisi su risorse che oggi diventano vitali per affrontare questo momento difficilissimo”.

Le istanze dei lavoratori

I sindacati confederali ricordano al governo regionale di essere “portavoce delle istanze e dei bisogni di centinaia migliaia di lavoratori che ci affidano il compito di rappresentarli”. “Abbiamo il diritto e il dovere di esprimere la nostra opinione e le nostre proposte su temi fondamentali per la vita di quest’isola – aggiungono Mannino, Cappuccio e Barone – ogni soluzione efficace passa soltanto da scelte condivise responsabilmente”.

Addetto stampa-Umberto Ginestra

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