Gli ambienti interni sono stati modificati: alzate le pareti delle nuove stanze, creati i bagni, rafforzata la struttura. Dopo lo stop per l’emergenza Covid, il cantiere per la realizzazione del primo Ostello sociale di Palermo, è finalmente ripartito. Una squadra di cinque operai è al lavoro da giorni e nel pieno rispetto delle regole di sicurezza anti- covid per completare i lavori. “Abbiamo dovuto rivedere la tabella di marcia prestabilita per la pandemia ma contiamo di inaugurare la struttura in autunno”, dice la responsabile del progetto Maria Pia Pensabene.
Hub per politiche di welfare
Finanziato dalla Fondazione Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, l’ostello sarà ospitato a Sant’Erasmo in un’ala dell’ex Casa Lavoro e Preghiera di Padre Messina, luogo di accoglienza e rinascita, a partire dagli inizi del Novecento, per centinaia di bambini abbandonati. Grazie al Progetto Odisseo, l’ex orfanotrofio diventerà un hub per nuove politiche di welfare. Qui troveranno spazio infatti non solo la foresteria per l’accoglienza turistica, ma presidi di servizio per la comunità con una sartoria sociale autogestita (nello spirito della scuola di sartoria utilizzata nel Novecento da padre Messina per dare una formazione alle bambine), sale per il dopo scuola e per attività di baby sitting.
Entrando nell’edificio la differenza rispetto a qualche mese fa è tangibile. Nuove pareti divisorie di forati delimitano quelle che erano camerate in disuso piene di calcinacci, definendo gli spazi delle future stanze progettate dall’architetto Sebastiano Triscari. Trentanove i posti letto che saranno disponibili con camere più piccole (max 3 posti letto) e stanze più ampie per gruppi di amici e famiglie (max 6 posti letto). Al piano terra, inoltre, due camere attrezzate per portatori di handicap.
Una risposta alla povertà educativa
L’ostello sociale è solo uno degli “approdi” pensati dal Progetto Odisseo ideato per dare risposte alla povertà educativa minorile della periferia Sud di Palermo, nei quartieri Romagnolo, Settecannoli e Brancaccio. Un progetto sociale rivolto a bambini e ragazzi tra i 5 a 14 anni ma anche alle loro famiglie e all’intera comunità attraverso laboratori trasversali di co-design e attività all’interno delle scuole e delle associazioni partner. Tra le azioni previste anche percorsi di orientamento al lavoro e di promozione di welfare aziendale (curati da La linea della palma e Confesercenti Palermo) per gli abitanti e le imprese dei quartieri interessati dal progetto, l’attivazione di tirocini extracurriculari di inserimento lavorativo e la costituzione di una cooperativa sociale per la gestione dell’Ostello.
Diretto dal CIRPE (Centro Iniziative ricerche programmazione economica), il progetto nasce in partnership con Comune di Palermo, Fondazione Casa Lavoro e Preghiera di Padre Messina, Associazione La Linea della Palma, Pantogra cooperativa sociale, Ecomuseo Mare Memoria Viva, Legambiente Sicilia, Confesercenti Palermo e con 5 scuole: l’Istituto comprensivo Padre Pino Puglisi, la scuola secondaria di primo grado Don Lorenzo Milani, l’Istituto superiore Alessandro Volta, la Direzione didatticaFrancesco Orestano e la Direzione didattica Maneri – Ingrassia.