Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Scuola, mancano indirizzi chiari e si abusa dell’autonomia scolastica

Così la federazione di settore della Cisl per la quale tra i temi che restano a mezzaria ci sono quelli della riorganizzazione degli spazi in conseguenza del distanziamento, degli interventi di adeguamento dei locali e dell’aumento degli organici di docenti e Ata per effetto del maggior numero di classi. Si eccede nell'autonomia scolastica

di Redazione

“Siamo costretti a registrare l’abuso del principio di autonomia scolastica, che piuttosto che strumento utile alla formazione dei ragazzi è diventato, tanto più ora in tempo di Covid, un modo per scaricare sulle scuole e i loro dirigenti, questioni complesse e irrisolte”.

Francesca Bellia nel suo intervento


A dirlo Francesca Bellia, segretaria della Cisl Scuola Sicilia, intervenendo al Maria Adelaide di Palermo al tavolo tecnico sulla scuola riunito alla presenza della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, dell’assessore regionale Roberto Lagalla, di Luca Orlando presidente dell’Anci Sicilia e Stefano Suraniti, direttore dell’ufficio scolastico regionale. Bellia ha puntato il dito contro le “linee guide” ministeriali per l’anno scolastico 2020-2021, rimarcando che “mancano indirizzi chiari e puntuali” sulla questione dell’aiuto agli istituti. E ha segnalato che tra i temi che restano a mezzaria ci sono quelli della riorganizzazione degli spazi in conseguenza del distanziamento, e degli interventi di adeguamento dei locali scolastici.

Comuni e Province

Un punto, ha detto, che rimanda anche, tuttavia, al “nodo del collegamento, che ci pare sfilacciato, tra scuole ed enti locali”. Comuni e province sono i proprietari di molti edifici scolastici: “ma in capo a chi è la responsabilità di individuare spazi utili all’inevitabile riorganizzazione, o di fare le modifiche strutturali di cui non si può fare a meno?”, ha chiesto Bellia aggiungendo che “su tutta una serie di punti c’è poca chiarezza”. Così pure su quello dell’aumento degli organici di docenti e Ata per effetto del maggior numero di classi e della riorganizzazione. “Siamo quasi al dieci luglio, il primo settembre si avvicina ma restano in alto mare – ha detto – le eventuali misure sul fronte organizzativo, curricolare e didattico, che oltretutto rimandano a interventi di natura legislativa e contrattuale”. “Siamo in ritardo, è tempo di correre”.

Addetto Stampa
Umberto Ginestra

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