“L’elezione dei consigli d’amministrazione degli Iacp, quasi al traguardo da quello che apprendiamo dagli organi di informazione, non comporterà il miglioramento nella governance dichiarato dal Governo regionale. Questo perché non è stata anticipata dalla necessaria riforma degli enti, senza la quale nessun consiglio d’amministrazione neanche se fornito delle migliori competenze e delle migliori intenzioni, cosa non scontata in questo rinnovo, potrà apportare i cambiamenti utili a rendere efficace l’azione degli istituti”.
Serve un tavolo di confronto
Lo sostengono la Cgil e il Sunia regionali, con i segretari generali Alfio Mannino e Giusy Milazzo. “Come sindacato- aggiungono-abbiamo più volte sostenuto la necessità di aprire un tavolo di confronto per definire un nuovo sistema di gestione prendendo spunto dalle migliori esperienze attuate in molte regioni, alcune delle quali giunte alla terza riforma. Abbiamo per questo avanzato proposte – proseguono – utili a raggiungere l’obiettivo di una indispensabile modernizzazione, scontrandoci con un insieme di veti incrociati che hanno contribuito a mantenere uno status quo che ha danneggiato pesantemente l’utenza , penalizzato il personale e immobilizzato l’attività di gran parte degli Enti”.
Urgenze e priorità
Sunia e Cgil ricordano di avere deciso di “non fare parte di organismi pensati per un sistema che è già vecchio e superato”. “Chiediamo tuttavia – aggiungono- l’avvio in ogni realtà provinciale di un confronto sulle urgenze e le priorità. Tra queste c’è la necessità- sottolineano- dell’utilizzo delle opportunità fornite dal bonus al 110% per la riqualificazione energetica e sismica degli immobili di edilizia residenziale pubblica , obiettivo su cui riteniamo i nuovi cda dovranno immediatamente scommettere”.
Addetto Stampa
Daniela Ciralli