Cgil Palermo e Fp Cgil Palermo a sostegno dei giudici onorari del Tribunale di Palermo in sciopero della fame. La protesta è stata aperta da due togate, per segnalare una condizione sociale e lavorativa ritenuta inaccettabile “sotto ogni profilo”.
Un nero di Stato
“Un nero di Stato: è questa condizione di questi lavoratori. La loro rivendicazione, di essere considerati lavoratrici e lavoratori subordinati, con tutti i diritti e doveri che da tale inquadramento derivano, è sacrosanta- dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Cgil Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca e Anna Maria Tirreno, segretario Cgil/Fp – Lavorano da decenni svolgendo una funzione giurisdizionale analoga a quella dei giudici togati ma hanno una condizione contrattuale di assoluto precariato.
Precarietà esasperante
Senza alcuna contribuzione, senza diritto a ferie, malattia e quant’altro qualifichi un qualsiasi rapporto di lavoro. In un periodo come quello attuale di pandemia, inoltre, tale condizione di precarizzazione diviene ulteriormente insopportabile. In caso di malattia o di isolamento fiduciario, dovuto ai tanti casi di Covid riscontrati anche tra i i giudici onorari, non hanno diritto ad alcun indennizzo dovuto alla loro assenza involontaria”. Alla mobilitazione, in corso dal 2 dicembre, si sono aggiunti tutti i 90 tra giudici e procuratori onorari di Palermo che sciopereranno a oltranza.
Anche i giudici onorari di Milano partecipano alla protesta
“E alla protesta si sono uniti anche i giudici onorari di Milano, Trento, Bolzano e Velletri. Segno che il malcontento è molto forte e sull’esempio di Palermo la mobilitazione si sta espandendo – aggiungono Ridulfo, Cammuca e Tirreno -.
La solidarietà della Cgil
La Cgil esprime solidarietà alla battaglia di questi lavoratori, ne condivide pienamente le rivendicazioni e intende sostenerle in ogni contesto anche perché perfettamente coincidenti con quanto previsto nella riforma dello Statuto dei Lavoratori, depositata in Parlamento dalla Cgil, nella quale si afferma che nessun lavoratore, sia esso pubblico o privato, che abbia un rapporto continuativo e dipendente, può essere privato dei diritti commessi alla condizione di lavoratore subordinato previsti dalla contrattazione vigente”.
La Corte di Giustizia Europea
“Inoltre – sottolineano Cgil Plaermo e Fp Cgil Palermo – a imporre la stabilizzazione è la Corte di Giustizia Europea che, nella sentenza del 16 luglio scorso, ha dichiarato che i giudici onorari sono giudici europei e hanno diritto a essere inquadrati come lavoratori subordinati”.
Addetto Stampa
Antonella Romano