Si sblocca la vertenza dei lavoratori della Cetralgas, che nei mesi scorsi sono saliti sui tetti per chiedere i pagamenti arretrati da tempo rivendicati. Dopo gli impegni presi in una riunione in Prefettura sollecitata da Cgil Palermo e Filctem Cgil Palermo, oggi i lavoratori dell’azienda di Carini confiscata alla mafia hanno ricevuto, come concordato, un acconto sulle spettanze arretrate, in attesa che l’azienda possa liquidare per intero tutte le somme.
Parziale risoluzione della vertenza
“Esprimiamo soddisfazione per la parziale risoluzione della vertenza, che ha visto impegnate la Prefettura e l’Agenzia nazionale per i beni confiscati. Rispettata l’intesa, di poter dare un acconto in attesa di maggiori liquidità dell’azienda, mettendo i lavoratori al primo posto – dichiarano il segretario generale Filctem Cgil Palermo Gabriella Messina e il segretario Cgil Palermo Calogero Guzzetta -.
Una tappa importante
E’ un primo passo importante. L’amministrazione giudiziaria, nell’ambito dell’accordo siglato con Filctem e Cgil si è impegnato a versare le mensilità non ancora corrisposte ai lavoratori. La collaborazione tra i vari soggetti, che con ruoli diversi hanno contribuito all’esito positivo del lungo contenzioso, si è rivelata elemento fondamentale per sbloccare la situazione ed eliminare lo stato di disagio, che si era creato tra i lavoratori. Auspichiamo che questa sinergia possa risultare valida anche per le altre vertenze che rimangono aperte.
Condizioni di serenità
“Ripristinare condizioni di serenità per i lavoratori, attraverso il pagamento integrale delle spettanze a loro dovute, deve essere considerata da tutti una priorità – aggiungono Messina e Guzzetta – Per la prima volta, nonostante la delicata situazione economica dell’azienda, si è riusciti a mettere al primo posto e a far prevalere gli interessi e i diritti dei lavoratori e sono state recuperate le somme utili al pagamento di questo primo anticipo relativo alle spettanze pregresse, destinando a questo scopo risorse che inizialmente erano state programmate per un utilizzo diverso”. “Adesso – proseguono Messina e Guzzetta – si attende anche che riparta il bando di gara per la vendita degli asset aziendali, con l’applicazione della clausola sociale che porterebbe alla riassunzione dei lavoratori e con la possibilità di immettere nuova liquidità in azienda e garantire legittime prospettive occupazionali”.
L’intervento della Cgil nazionale
Sul caso dei lavoratori della Centralgas interviene anche la Cgil nazionale. “La vicenda rende evidente due questioni che mi preme sottolineare – dichiara Luciano Silvestri, responsabile Legalità della Cgil – La prima riguarda l’importanza del ruolo dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla mafia (Agnbsc). La seconda riguarda il ruolo fondamentale dei tavoli di concertazione territoriali presso le Prefetture. Sono previsti nel Codice Antimafia ma non sono resi né permanenti né obbligatori. Mi auguro che il governo corregga rapidamente l’attuale disposizione dilatoria introdotta sciaguratamente dall’allora ministro Salvini. Se vogliamo seriamente contrastare le mafie dobbiamo rendere protagoniste le rappresentanze e le forze sociali del territorio”.
Addetto Stampa
Antonella Romano