Polo astrofisico di Isnello. La Cgil Palermo ha sottoscritto l’appello lanciato per il mantenimento del polo astrofisico Gal Hassin di Isnello. La prestigiosa istituzione culturale, inaugurata nel settembre 2016, che rischia di chiudere. L’appello, rivolto alle istituzioni dal presidente del polo Giuseppe Mogavero, è stato già firmato da più di un centinaio tra scienziati, enti, associazioni.
Salvare la struttura
“Sottoscriviamo il contenuto dell’appello per salvare la struttura. Una struttura, che non ha più i fondi per proseguire un’attività che in questi anni ha saputo richiamare l’interesse di tanti scienziati. I soli incassi per le visite organizzate non riescono più nemmeno a garantire gli stipendi dei dipendenti – afferma il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo –. Sollecitiamo le istituzioni pubbliche a intervenire per assicurare la sopravvivenza di questo centro di rilievo internazionale. Contro il rischio della chiusura, promuoveremo la raccolta di firme con le nostre categorie, in tutti i luoghi di lavoro. Perché si tratta di una realtà importante che va difesa a tutti i costi”.
Vicini a chi lavora per la cura della struttura
“Manifestiamo la nostra solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alla comunità scientifica. Al più presto ci recheremo nella sede di Isnello per stare al fianco di chi ogni giorno è impegnato nel lavoro di cura della struttura – aggiunge il segretario Cgil Mario Ridulfo –. Questo polo, con il suo osservatorio astronomico, rappresenta un presidio strategico per la Sicilia e fonte di sviluppo e crescita per tutto il territorio palermitano.
Struttura ad alta tecnologia
Si tratta di una realtà dotata di strumenti ad alta tecnologia, come il telescopio già installato sulla cima di monte Mufara. Un polo che sin dalla nascita ha ricevuto encomi e apprezzamenti. Nato grazie alla passione e all’impegno di tanti, e per cui si sono battuti i nomi più importanti dell’astrofisica e premi Nobel della Fisica. Un progetto che promuove lo sviluppo e l’innovazione del nostro territorio. Quindi, un progetto che la Cgil ritiene debba essere sostenuto in tutti i modi e non smantellato”.
Addetto Stampa
Antonella Romano