Il benvenuto della direttrice
Suscita sicuramente una certa emozione raccontare il senso di un’avventura che parte dalla passione per un’idea, un progetto, un percorso di viaggio chiaro nella mente, ma aperto e pronto ad arricchirsi di nuove energie e impulsi.
Una valigia che attendeva da tempo di essere nuovamente riempita di sogni, aspettative, voglia di riscatto, per timbrare quel tipo di biglietto che speriamo sempre ci possa portare lontano. Ci abbiamo riflettuto attentamente e abbiamo deciso che non ci poteva essere giorno migliore dell’1 Maggio per cominciare questa nuova avventura che, però, chi conosce la storia di questa testata, sa bene che non parte da zero. Abbiamo deciso di ricominciare in questa data, simbolica da tanti punti di vista, ma anche per ricordarci noi stess* che, di fronte alla necessità di fare giustizia attraverso la verità, non ci si può fermare. In nessun caso e in nessun momento.
Una bella e nuova avventura che, come tutte le nuove avventure, non deve mai dimenticare le sue radici, quelle di una storia che ha inizio nel 1996 e che oggi continua a non volersi fermare per essere sempre e comunque al servizio dei lettori dando loro la possibilità di conoscere, approfondire, riflettere.
Ovviamente ci sono delle novità. Diversamente, non saremmo così content* di comunicarvi il nostro ritorno con tanto entusiasmo. Tanto più che il nostro mondo, quello dell’informazione, non sta vivendo un momento storico così felice, visti i bavagli che si stanno sempre più mettendo a chi tenta di fare chiarezza all’interno di un lento, ma progressivo, tentativo di lobotomizzare le menti, al quale dovremmo opporci con forza tutti, prima di tutto i lettori. Sapendo bene che il ruolo dell’informazione non è asservire il potente di turno, ma essere voce critica e del dissenso quando si tenta di utilizzarla per sostenere tesi guerrafondaie e criminali che inneggiano a tempi che pensavamo di dovere rivivere solo sfogliando i libri di storia.
Ecco perché torniamo con questo grande entusiasmo, rinnovando e confermando questa direzione, ma anche e soprattutto con diversi cambiamenti pregni di belle prospettive. Prima di tutto un nuovo editore, poi una nuova direttrice (ovviamente la sottoscritta, ndr.), quindi una nuova veste grafica. Novità che consentono di confermare la forza della storicità di una testata che ha sempre raccontato la realtà senza veli e che non intende introdurre alcun cambiamento da questo punto di vista. Questo, però, non ci preoccupa. Da sempre “L’Inchiesta Sicilia” è una testata formata da giornalist* indipendent* con in mano gli strumenti giusti per andare in apnea e navigare nel profondo, senza timore di affogare.
Ulteriore novità le donne. Abbiamo deciso di rafforzare la nostra attenzione nei confronti di questo mondo, raccontandolo attraverso le stesse donne. Lo faremo con specifici approfondimenti sulla questione di genere, il supporto alle donne leader e alla difesa dei loro diritti. Un mondo sempre più da scoprire e del quale parleremo attraverso le loro voci e le loro parole, in prima persona o grazie alla capacità dei nostri cronisti di raccontare un mondo meraviglioso di umanità tutto da svelare.
Ciò sarà possibile anche grazie al contributo che arriverà dal nuovo editore, Mediter Italia, casa editrice affiliata alla rete europea per la cooperazione Mediter Aisbl, con sede a Bruxelles. Una realtà editoriale che ha sempre prodotto collane di testi di cui siano protagoniste e autrici le donne, dedicate anche ad analisi e documenti a firma di autori intellettuali e personalità indipendenti e anticonformiste.
Fondamentale, infatti, la squadra che si avvale di due colonne portanti di questa testata, come Clara Di Palermo e Patrizia Romano, che sono parte di questa storia, ma che vede nuovi ingressi in redazione, come quello di Victor Matteucci, saggista, esperto di cooperazione e di politiche internazionali. Le stesse firme che troverete in calce agli articoli della prima inchiesta su “Donne e lavoro” che declina, attraverso diversi focus, un tema tanto delicato quanto complesso.
Vi invitiamo a fare un giro nel sito, nel quale ritroverete le rubriche che i lettori più affezionati conoscono, implementate da altre che guardano alla nuova stagione della nostra testata. Numerosi temi – lavoro, politica, diritti, cultura, spettacolo, arti visive, Sicilia nel mondo, solo per fare alcuni esempi – che consentiranno di raccontare la nostra terra attraverso i tanti impulsi che la connotano, offrendo un punto di vista ampio anche su quanto accade oltre lo Stretto e nel resto del mondo. Di interesse strategico della testata saranno la tutela del patrimonio storico e culturale locale, la difesa dell’ambiente, la promozione di uno sviluppo sostenibile, l’impegno in merito alle questioni meridionali con particolare attenzione al lavoro, alla legalità, all’antimafia e al disagio sociale. In tutto questo ci verrà in aiuto una rete di associazioni e di esperti sempre più ricca con cui “L’Inchiesta Sicilia” collabora da tempo, ma che sta crescendo sempre di più.
Ovviamente non dimentichiamo, anzi costituisce la nostra forza, che, alla base di questa storica testata, c’è sempre stata e sempre ci sarà la forte relazione con i lettori, indiscussi protagonisti della società, che vogliamo coinvolgere facendoli sentire parte attiva di un progetto che intende crescere ogni giorno di più. Quindi, che dire di più? Buona lettura, ma soprattutto intanto, BUON 1° MAGGIO.